Pagina 2 | Buffon: "Scudetto? Non sarei sorpreso. Thomas avanti senza pressione"

C'è anche Gigi Buffon, insieme con Luciano Spalletti, a trascorrere il lunedì nella tenuta del commissario tecnico: un segno ancora più tangibile di come l'ex numero uno sia impegnato a 360 gradi nella nuova avventura azzurra come direttore sportivo del Club Italia. Lui è uno che in Germania ha lasciato il segno, come ricordano bene i tifosi tedeschi che, il 4 luglio 2006, abbandonarono in lacrime il Westfalenstadion di Dortmund dopo l'eliminazione in semifinale che ci aprì la strada alla vittoria mondiale sulla Francia. Significativo che la gara di ritorno dei quarti di Nations League venga ospitata, domenica 23 marzo, proprio dalla casa dei gialloneri del Borussia. "Ci sarà intensità emotiva - sottolinea Buffon -, è una doppia sfida da dentro o fuori. Non ci sarà la paura del fatto che loro possano sottovalutare l'evento, non intravedo un possibile down di tensione. Il fatto di sapere che si gioca contro la Germania fa sì che tutti i ragazzi saranno attenti". Non è una prima volta dopo quel 2006, come ricorda Buffon, anche se l'avversario non era importante come la squadra di Julian Nagelsmann: "Ci siamo già stati l'anno scorso all'Europeo, contro l'Albania. Ma questa è un'altra storia, ci sono altri giocatori e c'è un'altra Nazionale. Quei ricordi resteranno bellissimi ricordi e quello che verrà detto ai ragazzi verrà dettato dall'ambiente circostante, da quello che trasmetterà la partita".

Buffon sulla lotta scudetto

Lo sguardo dell'ex portiere si allarga poi al campionato, a una lotta per il titolo che vivrà sabato un passaggio fondamentale nello scontro diretto al Maradona tra Napoli e Inter, con l'Atalanta tornata interessata spettatrice dopo la caduta della squadra di Conte a Como: "Napoli-Inter è una partita equilibratissima, penso che renderà grande merito e gusto al nostro campionato. Secondo me potrebbe venire fuori un pareggio, giocando al massimo delle loro possibilità sono due squadre che rischiano di annullarsi. L'Atalanta? Se vincesse lo scudetto sarebbe una storia di sport bellissima, ma non una sorpresa, perché sarebbe un risultato figlio di una programmazione decennale. Un simile traguardo significa che le componenti hanno trovato una comunione d'intenti talmente importante che li fa pensare in grande. Hanno già conseguito un risultato enorme vincendo l'Europa League".

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Louis Thomas Buffon sceglie la Repubblica Ceca

Un calcio che vede il figlio di Gigi, il 17enne Louis Thomas, scegliere la Repubblica Ceca come Nazionale. Diversamente da papà, non si esprime tra i pali, ma agisce come esterno offensivo nel Pisa. E dopo essere stato convocato per la prima volta il 16 febbraio, nel match di Cesena, da Pippo Inzaghi, compagno di Buffon nella Juve e in Nazionale, è stato anche chiamato dall’Under 18 del Paese della mamma Alena Seredova, grazie al doppio passaporto. Decisivo il pressing di Pavel Nedved e Karel Poborsky: "Lo ha fatto liberamente, come liberamente aveva scelto di andare al Pisa. Ne abbiamo parlato in famiglia, siamo contenti. Lui deve prendere le proprie decisioni e fare il suo percorso senza condizionamenti. Senza, soprattutto, la pressione di chiamarsi Buffon. Si farà da solo, nessuna scorciatoia. Tutto quello che ha guadagnato, se lo è guadagnato lui. Più avanti, vedremo".

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Louis Thomas Buffon sceglie la Repubblica Ceca

Un calcio che vede il figlio di Gigi, il 17enne Louis Thomas, scegliere la Repubblica Ceca come Nazionale. Diversamente da papà, non si esprime tra i pali, ma agisce come esterno offensivo nel Pisa. E dopo essere stato convocato per la prima volta il 16 febbraio, nel match di Cesena, da Pippo Inzaghi, compagno di Buffon nella Juve e in Nazionale, è stato anche chiamato dall’Under 18 del Paese della mamma Alena Seredova, grazie al doppio passaporto. Decisivo il pressing di Pavel Nedved e Karel Poborsky: "Lo ha fatto liberamente, come liberamente aveva scelto di andare al Pisa. Ne abbiamo parlato in famiglia, siamo contenti. Lui deve prendere le proprie decisioni e fare il suo percorso senza condizionamenti. Senza, soprattutto, la pressione di chiamarsi Buffon. Si farà da solo, nessuna scorciatoia. Tutto quello che ha guadagnato, se lo è guadagnato lui. Più avanti, vedremo".

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