Motta: ricevuta telefonata per l'esonero. Quella discussione con Giuntoli. Ora tutti sotto esame

Thiago è in Portogallo e gli è stato comunicato l'esonero per telefono. Nell'incontro con il dt di martedì si dice si siano alzati i toni. Arriva Tudor e iniziano due mesi di esame per tutti

TORINO - Thiago Motta avrebbe ricevuto la fatidica telefonata che ne ufficializza l'esonero qualche ora fa. Atto dovuto, non certo sorprendente per l'allenatore che in questo momento si trova in Portogallo con la famiglia e che aveva capito, forse già da metà settimana, che il suo destino era segnato. A stretto giro dovrebbe essere annunciato Igor Tudor al suo posto e il croato prenderà servizio alla Continassa lunedì pomeriggio, con probabile primo allenamento martedì.

Parole grosse

E in queste ore emergono retroscena sulla turbolenta settimana bianconera, nella quale si sono susseguiti incontri e faccia a faccia per capire come uscire dalla crisi nera, causata dall'eliminazione dalla Champions contro il Psv, dalla Coppa Italia contro l'Empoli e dalle umilianti sconfitte contro Atalanta e Fiorentina. Giuntoli e Scanavino hanno incontrato Motta, nella speranza di riuscire a convincerlo a cambiare rotta, gestendo la squadra in modo meno eccentrico e più pragmatico nelle ultime nove partite, decisive per il quarto posto. Ma non hanno avuto la reazione che speravano, anzi Thiago è parso loro calmo e serafico, un po' come quando risponde alle domande nelle interviste dopo le sconfitte, con l'espressione fissa e una giustificazione anche per l'ingiustificabile. Si dice che siano anche volate parole grosse da parte di uno spazientito Giuntoli, speranzoso divedere una qualche reazione nel tecnico che ha scelto. Le frasi non vengono confermate. ma certamente l'incontro non si è concluso in modo sereno, con tutta la frustrazione del ds nei confronti di un tecnico che ha gestito la Juventus sempre a modo suo, refrattario anche agli ordini di scuderia.

 

Juve, ma quando scade il contratto di Tudor?
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La riunione decisiva

Dopo l'incontro con Motta, la dirigenza bianconera, nella figura di Scanavino, ha riferito a Elkann la situazione. La bilancia vedeva da una parte il rischio, molto concreto, di perdere il quarto posto andando avanti con un Motta che non aveva intenzione di cambiare marcia; dall'altra i costi di un esonero, circa 14 milioni lordi in due anni, certo non una notizia gradita alla proprietà in tempo di spending review. Ma alla fine il rischio di perderne 100 ha prevalso e così si è deciso per l'esonero. Con un ordine: scegliere un traghettatore, non l'allenatore per le prossime stagioni. E così la candidatura di Tudor ha prevalso sulle altre.
 

Adesso tutti sotto esame

Ma perché la scelta di un traghettatore? Perché la proprietà e la dirigenza vogliono tenere aperto un ventaglio di scelte il più ampio possibile a giugno, magari potendo puntare un allenatore attualmente impegnato su un'altra panchina (da Conte a Gasperini sono girati molti nomi in queste settimane). Ma anche perché la riflessione su una stagione con troppi fallimenti sportivi può andare oltre il cambio di allenatore. Adesso tutta la Juve (dirigenti, allenatore e giocatori) punta a risollevarsi, perché in ballo non ci sono solo i 100 milioni della Champions, ma il futuro di tutti.

 

 

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - Thiago Motta avrebbe ricevuto la fatidica telefonata che ne ufficializza l'esonero qualche ora fa. Atto dovuto, non certo sorprendente per l'allenatore che in questo momento si trova in Portogallo con la famiglia e che aveva capito, forse già da metà settimana, che il suo destino era segnato. A stretto giro dovrebbe essere annunciato Igor Tudor al suo posto e il croato prenderà servizio alla Continassa lunedì pomeriggio, con probabile primo allenamento martedì.

Parole grosse

E in queste ore emergono retroscena sulla turbolenta settimana bianconera, nella quale si sono susseguiti incontri e faccia a faccia per capire come uscire dalla crisi nera, causata dall'eliminazione dalla Champions contro il Psv, dalla Coppa Italia contro l'Empoli e dalle umilianti sconfitte contro Atalanta e Fiorentina. Giuntoli e Scanavino hanno incontrato Motta, nella speranza di riuscire a convincerlo a cambiare rotta, gestendo la squadra in modo meno eccentrico e più pragmatico nelle ultime nove partite, decisive per il quarto posto. Ma non hanno avuto la reazione che speravano, anzi Thiago è parso loro calmo e serafico, un po' come quando risponde alle domande nelle interviste dopo le sconfitte, con l'espressione fissa e una giustificazione anche per l'ingiustificabile. Si dice che siano anche volate parole grosse da parte di uno spazientito Giuntoli, speranzoso divedere una qualche reazione nel tecnico che ha scelto. Le frasi non vengono confermate. ma certamente l'incontro non si è concluso in modo sereno, con tutta la frustrazione del ds nei confronti di un tecnico che ha gestito la Juventus sempre a modo suo, refrattario anche agli ordini di scuderia.

 

Juve, ma quando scade il contratto di Tudor?
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Motta: ricevuta telefonata per l'esonero. Quella discussione con Giuntoli. Ora tutti sotto esame
2
La riunione decisiva