TORINO - Thiago Motta avrebbe ricevuto la fatidica telefonata che ne ufficializza l'esonero qualche ora fa. Atto dovuto, non certo sorprendente per l'allenatore che in questo momento si trova in Portogallo con la famiglia e che aveva capito, forse già da metà settimana, che il suo destino era segnato. A stretto giro dovrebbe essere annunciato Igor Tudor al suo posto e il croato prenderà servizio alla Continassa lunedì pomeriggio, con probabile primo allenamento martedì.
Parole grosse
E in queste ore emergono retroscena sulla turbolenta settimana bianconera, nella quale si sono susseguiti incontri e faccia a faccia per capire come uscire dalla crisi nera, causata dall'eliminazione dalla Champions contro il Psv, dalla Coppa Italia contro l'Empoli e dalle umilianti sconfitte contro Atalanta e Fiorentina. Giuntoli e Scanavino hanno incontrato Motta, nella speranza di riuscire a convincerlo a cambiare rotta, gestendo la squadra in modo meno eccentrico e più pragmatico nelle ultime nove partite, decisive per il quarto posto. Ma non hanno avuto la reazione che speravano, anzi Thiago è parso loro calmo e serafico, un po' come quando risponde alle domande nelle interviste dopo le sconfitte, con l'espressione fissa e una giustificazione anche per l'ingiustificabile. Si dice che siano anche volate parole grosse da parte di uno spazientito Giuntoli, speranzoso divedere una qualche reazione nel tecnico che ha scelto. Le frasi non vengono confermate. ma certamente l'incontro non si è concluso in modo sereno, con tutta la frustrazione del ds nei confronti di un tecnico che ha gestito la Juventus sempre a modo suo, refrattario anche agli ordini di scuderia.