Nico Gonzalez, da flop ad arma in più Juve? La mossa di Tudor per la svolta

L’effetto del nuovo tecnico sulla squadra bianconera: tutti a rapporto alla Continassa

TORINO - Effetto Tudor sulla Juventus. Piano: nessuna iperbole, nessuna enfatizzazione. Semplice analisi dei fatti. Quelli accaduti ieri alla Continassa, i cui cancelli sono stati varcati – tra gli altri – anche da Gatti, Nico Gonzalez e Vlahovic. Ma come: la ripresa della preparazione per i Nazionali non era in programma per oggi? Signor sì, ma i tre si sono “decurtati” una giornata di riposo pur di mettersi subito a disposizione del neo tecnico. Servirà tradurre tutta questa voglia in gioco e in gol, certo. Ma i primi raggi di sole riscaldano l’alba di quello che sarà – quantomeno – un interregno fino alla conclusione del campionato, con vista sulla prestigiosa appendice del Mondiale per Club estivo. Il lavoro di Tudor nel quartier generale bianconero – in attesa dei numerosi rientri odierni, appunto – ha iniziato così a entrare nel vivo. Con le esercitazioni tattiche in campo, grazie all’impiego di numerosi giovani del vivaio.

Novità Nico Gonzalez

E con i colloqui individuali fuori dal rettangolo verde, passaggio reputato fondamentale dall’allenatore per una proficua presa di coscienza e per la necessaria pungolata all’orgoglio di ognuno. Ieri, dunque, è toccato a Gatti, che dell’animus pugnandi bianconero è stato custode anche nei momenti più bui della precedente gestione, al punto da poter nuovamente coltivare - salutato Motta - ambizioni da capitano. E a Nico Gonzalez, di cui il tecnico è da tempo estimatore. Tudor, in particolare, ha sondato la disponibilità dell’argentino ad agire da esterno a tutta fascia, arretrando di qualche metro l’abituale raggio d’azione per calarsi al meglio nel 3-4-2-1 che ha in testa l’ex pupillo di Lippi. 

E poi, però, è toccato anche a Vlahovic. Soprattutto a Vlahovic, per certi versi.

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Faccia a faccia con Vlahovic

Perché il bomber serbo è uno degli elementi di maggior peso nell’organico bianconero, una spanna sopra tutti – anzi – se si incentra il discorso sullo stipendio. Ma contratto e relativa scadenza rappresentano un orizzonte temporale che valica l’hic et nunc su cui è concentrato Tudor. Che per DV9 stravede, come ha ammesso e ribadito – a più riprese – in tempi non sospetti. E che su DV9 intende contare per trovare i gol che valgano il traguardo del quarto posto. Un concetto che il tecnico ha ripetuto alla punta, ieri, occhi negli occhi, ottenendo in cambio quel ruggito alla base della decisione di tornare ad allenarsi con ventiquattr’ore d’anticipo rispetto alla tabella inizialmente concordata con lo staff. 

Tutti i bomber rinati con Tudor

Vlahovic ha patito gli ultimi mesi con Thiago Motta, incupito dagli attriti con l’italo-brasiliano e confinato in panchina dall’arrivo invernale di Kolo Muani, e scalpita per tornare a lasciare il segno. Sulla scia dei 14 centri stagionali in bianconero (capocannoniere della squadra per dispersione) e sulle ali dell’entusiasmo per la rete ritrovata (dopo due anni d’astinenza) anche in Nazionale, durante la recente sosta. Le volontà dei due uomini dei Balcani collimano, lo storico dell’allenatore strizza l’occhio alla buona riuscita dei rispettivi propositi: da Okaka a Udine fino a Simeone a Verona, infatti, sono tanti i bomber che - sotto la guida di Tudor - hanno toccato il proprio apice realizzativo

Le operazioni verso la sfida casalinga al Genoa di sabato alle 18, oggi, proseguiranno - per tutti - con una sessione pomeridiana. Ci sarà Vlahovic, rientreranno gli altri Nazionali. E si capirà di più sulle possibilità di vedere in campo Cambiaso e Douglas Luiz, ieri ancora costretti a un lavoro differenziato. 

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TORINO - Effetto Tudor sulla Juventus. Piano: nessuna iperbole, nessuna enfatizzazione. Semplice analisi dei fatti. Quelli accaduti ieri alla Continassa, i cui cancelli sono stati varcati – tra gli altri – anche da Gatti, Nico Gonzalez e Vlahovic. Ma come: la ripresa della preparazione per i Nazionali non era in programma per oggi? Signor sì, ma i tre si sono “decurtati” una giornata di riposo pur di mettersi subito a disposizione del neo tecnico. Servirà tradurre tutta questa voglia in gioco e in gol, certo. Ma i primi raggi di sole riscaldano l’alba di quello che sarà – quantomeno – un interregno fino alla conclusione del campionato, con vista sulla prestigiosa appendice del Mondiale per Club estivo. Il lavoro di Tudor nel quartier generale bianconero – in attesa dei numerosi rientri odierni, appunto – ha iniziato così a entrare nel vivo. Con le esercitazioni tattiche in campo, grazie all’impiego di numerosi giovani del vivaio.

Novità Nico Gonzalez

E con i colloqui individuali fuori dal rettangolo verde, passaggio reputato fondamentale dall’allenatore per una proficua presa di coscienza e per la necessaria pungolata all’orgoglio di ognuno. Ieri, dunque, è toccato a Gatti, che dell’animus pugnandi bianconero è stato custode anche nei momenti più bui della precedente gestione, al punto da poter nuovamente coltivare - salutato Motta - ambizioni da capitano. E a Nico Gonzalez, di cui il tecnico è da tempo estimatore. Tudor, in particolare, ha sondato la disponibilità dell’argentino ad agire da esterno a tutta fascia, arretrando di qualche metro l’abituale raggio d’azione per calarsi al meglio nel 3-4-2-1 che ha in testa l’ex pupillo di Lippi. 

E poi, però, è toccato anche a Vlahovic. Soprattutto a Vlahovic, per certi versi.

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