TORINO - Un tesoretto dai giocatori che verranno riscattati dai prestiti più i soldi che arriveranno in caso di qualificazione alla Champions, condizione necessaria per impostare una campagna acquisti di alto profilo: così la Juventus può evitare sacrifici eccellenti in estate e limitarsi a qualche cessione funzionale per poter puntare sulle priorità in entrata. Senza rivoluzioni: perché in fin dei conti, ripartendo dalla base acquisita, potrebbero bastare tre ritocchi top per puntare ancora più in alto, così da poter tornare in corsa per lo scudetto e per rivedere una Juventus competitiva in Champions. La parentesi Thiago Motta appartiene al passato, ora la dirigenza sta cominciando a lavorare sulle prossime mosse e ha cominciato a parlare di mercato anche con Igor Tudor: questo non significa che il croato sarà l’allenatore anche nella nuova stagione - le decisioni verranno prese più avanti e non solo sulla base dei risultati - ma aiuta a comprendere quanta fiducia la Juventus abbia nel tecnico, le cui valutazioni per il bene del club bianconero avranno un peso da non sottovalutare nelle strategie dirigenziali dei prossimi mesi.
Giuntoli, Tudor e la Juve del prossimo anno
Giuntoli e Tudor si confrontano quotidianamente, per questioni di campo ma con un raggio più ampio: si parla di calcio e, nello specifico, si parla di Juve che verrà. In ogni caso non sarà un anno zero perché il club è convinto di disporre di un organico da rinforzare sì, ma con ritocchi mirati e non con una ristrutturazione totale. Dipenderà dalle cessioni, certo, però le risorse della Champions - più quello che entrerà dal Mondiale per Club - potranno consentire ai bianconeri di trattenere big (come Yildiz) e trattarne altri. Entriamo nel dettaglio, andando ad analizzare la situazione per la prossima stagione, reparto per reparto.