TORINO - Juve all’attacco! Non è solo il motto di Igor Tudor per le partite ma anche quello della dirigenza, con Cristiano Giuntoli in testa, per il prossimo mercato. La Juventus, infatti, dovrà rimettere mano al reparto offensivo per la stagione 2025/26. Del resto la situazione, per il prossimo anno, vede al momento in rosa Milik (per lui si parla di risoluzione del contratto) e Vlahovic. Ma, in realtà, pure lui molto probabilmente potrebbe non esserci, visto che andrà a scadenza nel giugno 2026. Per cui il club bianconero proverà a cederlo: operazione non esattamente facile visto che guadagna 12 milioni di euro. Il centravanti serbo, si sa, non intende spalmare con la società il pattuito in un contratto più lungo per cui tira aria di situazione sulla falsa riga di quella capitata a Chiesa nel giro di giostra precedente. Il braccio di ferro portò la Juve a ottenere 12 milioni più 3 milioni bonus dal Liverpool, liberandosi anche in quel caso di un ingaggio robusto, oltre 5 milioni di euro, non in linea con la nuova filosofia societaria di sostenibilità e competitività.
Juve, le idee di Giuntoli per l'attacco
Dunque nella lista di Giuntoli alla voce “bomber” nomi non ne mancano. In primis Kolo Muani, forse il più semplice da ingaggiare, visto che è iniziata la trattativa con il Paris Saint Germain per trovare la formula “magica” che consenta a Juve e Psg di trovare un accordo soddisfacente per entrambe: l’idea di base è il rinnovo del prestito, passando da quello attuale, che è secco, a uno con diritto di riscatto. In base alla cifra che verrà fissata per il riscatto varierà in alto o in basso il prezzo del “leasing” della prossima stagione. Il fatto che con Tudor sia stato utilizzato meno che con Thiago Motta non deve ingannare, c’è la volontà di trattenerlo e portarlo così negli Usa per il Mondiale per club. Ma come detto non si pensa solo al francese. In ballo come attaccante top sono marcati a uomo due profili: quelli di Lookman e Osimhen. Per l’atalantino dovrà cambiare il prezzo che di fatto ha deciso l’Atalanta, ovvero 60 milioni, ritenuti dalle parti della Continassa troppi per il nigeriano che a ottobre compirà 28 anni. Per il suo connazionale, di proprietà del Napoli e ora in prestito al Galatasaray, (ieri il vice presidente del club turco ha detto che farà di tutto per allungare l’attuale prestito), la situazione è più complessa. Il Napoli punta a incassare una settantina di milioni e il patron campano, Aurelio De Laurentiis, non vede di buon occhio una eventuale cessione di Victor ai torinesi, al netto del costo dell’ingaggio penalizzato dalle nuove norme sul decreto crescita. Radar anche sul danese Hojlund, qualora il Manchester United decidesse di prestarlo per una stagione.