Kostic, Rugani, Djalò: i rinforzi Juve per gli Usa rientrano dai prestiti

La sessione di mercato di giugno sarà decisiva anche per prolungare i prestiti. E si guarda pure al serbatoio della Next Gen

A volte ritornano. Magari per restare qualche settimana e per vedere l’effetto che fa quando si gioca dallo zio d’America. Eh sì, perché l’appuntamento sempre più imminente del Mondiale per Club induce la Juventus a programmare le attività con anticipo e programmazione. Perché non è detto che i protagonisti di quell’appuntamento lo siano poi anche nella stagione successiva, a cominciare dall’allenatore e giù fino ai ragazzi della Next Gen. Del resto, che si tratti di un evento particolare lo conferma anche il fatto che sia stata allestita una speciale sessione di mercato a giugno.


Eh sì, perché il Mondiale per club si svolge proprio a cavallo della fine dei vari contratti (dai prestiti alle scadenze) che dunque andranno rivisti e regolamentati. La Juventus, per dire, deve sistemare dettagli non indifferenti come il prestito di Kolo Muani con il Psg (un prolungamento solo per gli Usa o per l’intera stagione a venire?) e di Renato Veiga con il Chelsea. E poi c’è il grande tema, appunto, di coloro che torneranno a Torino dai prestiti in giro per il mondo e per l’Italia. Ad attualizzare il tema è la notizia secondo cui il Fenerbahce non abbia alcuna intenzione di riscattare Filip Kostic che la Juventus ha girato in prestito questa estate perché non rientrava nell’ormai mitologico “progetto” triennale affidato a Thiago Motta.

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Kostic, Rugani, Djalò: possibili risorse Juve

L’esterno serbo potrebbe rivelarsi davvero molto utile sulle corsie a “Stelle e Strisce” anche per confermare la sua funzionalità al cross (all’epoca della vittoria in Europa League con l’Eintracht di Francoforte risultò il migliore d’Europa nella specialità) e di conseguenza convincere i club tedeschi a riportarlo in Bundesliga. Un altro elemento di qualità e rendimento è Daniele Rugani che rientrerà dal prestito all’Ajax. Il difensore ha ancora un anno di contratto con la Juventus e si potrebbe rivelare utilissimo come elemento di esperienza in una difesa che avrà un Bremer a scartamento ridotto perché in fase di recupero dal grave infortunio patito a Lipsia. Di rientro anche Facundo Gonzalez che ha misurato l’Eredivise con il Feyenoord. In realtà lo ha fatto più dalla panchina e dall’infermeria che dal campo e così le gare del Mondiale, soprattutto quelle più morbide del girone, saranno un’’occasione per metterlo ulteriormente alla prova.


E di rientro c’è anche quel Thiago Dialò che nel gennaio dell’anno scorso doveva rappresentare il rinforzo per stare a collo dell’Inter poi campione d’Italia. Nel Porto è ben presto sparito dai radar, tra panchine e mancate convocazioni, e tra un mese andrà “a far numero” negli Stati Uniti. La Juventus dovrebbe aggregare anche alcuni elementi della Next Gen, uscita dai playoff di C al secondo turno: le indiscrezioni raccontano di attenzioni sul terzino Riccardo Turicchia e il difensore Javier Gil, sugli attaccanti Nicolò Cudrig, Luca Amaradio e Alessandro Pietrelli. Poi, certo: in quella inedita sezione di mercato a giugno c’è la possibilità di cessioni eccellenti.  

 

 

 

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A volte ritornano. Magari per restare qualche settimana e per vedere l’effetto che fa quando si gioca dallo zio d’America. Eh sì, perché l’appuntamento sempre più imminente del Mondiale per Club induce la Juventus a programmare le attività con anticipo e programmazione. Perché non è detto che i protagonisti di quell’appuntamento lo siano poi anche nella stagione successiva, a cominciare dall’allenatore e giù fino ai ragazzi della Next Gen. Del resto, che si tratti di un evento particolare lo conferma anche il fatto che sia stata allestita una speciale sessione di mercato a giugno.


Eh sì, perché il Mondiale per club si svolge proprio a cavallo della fine dei vari contratti (dai prestiti alle scadenze) che dunque andranno rivisti e regolamentati. La Juventus, per dire, deve sistemare dettagli non indifferenti come il prestito di Kolo Muani con il Psg (un prolungamento solo per gli Usa o per l’intera stagione a venire?) e di Renato Veiga con il Chelsea. E poi c’è il grande tema, appunto, di coloro che torneranno a Torino dai prestiti in giro per il mondo e per l’Italia. Ad attualizzare il tema è la notizia secondo cui il Fenerbahce non abbia alcuna intenzione di riscattare Filip Kostic che la Juventus ha girato in prestito questa estate perché non rientrava nell’ormai mitologico “progetto” triennale affidato a Thiago Motta.

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