Conte, Scudetto d’addio e Juve in pole: il faccia a faccia che sa di certezza

La rottura tra il tecnico e De Laurentiis a febbraio dopo la cessione di Kvara al Psg

NAPOLI - C’è un’altra domanda che riempie le strade di Napoli, oltre a quella se lo scudetto adornerà il prossimo anno le maglie azzurre: Antonio Conte resterà oppure andrà via? La perplessità è forte e la risposta si saprà soltanto al termine di questo campionato, cioè venerdì se il Napoli diventerà campione d’Italia oppure al termine dello spareggio che si giocherebbe lunedì. Le indicazioni ufficiali lasciano aperta la possibilità che don Antonio continui ad allenare il Napoli, anche in forza del contratto fino a giugno 2027.

La rottura per Kvara

Gli spifferi che escono dalle stanze di Castelvolturno, invece, sono gelidi come la certezza di un addio. Ne sono tutti convinti, sentendo le frasi di Conte, quelle ufficiali e quelle che rivolge alle persone a lui vicine. Radiomercato racconta di un colloquio già avvenuto tra l’allenatore ed il presidente, un faccia a faccia andato in scena a febbraio, cioè al termine di un calciomercato invernale dal quale il Napoli era uscito indebolito dopo la cessione di Kvaratskhelia al Psg. E proprio in quella sede le due parti si sarebbero salutate quasi come se fosse un addio. Da quel momento non se n’è più parlato ed i rapporti tra Conte e la dirigenza si sono ridotti alla cosiddetta ordinaria amministrazione. Anche i nomi che stanno circolando per la prossima stagione (De Bruyne, David, Chiesa, ecc.) non sarebbero stati richiesti da Conte, bensì un’iniziativa del ds Manna il quale, sollecitato da presidente ed amministratore, sarebbe stato incaricato di prendere parametri zero di grandissimo richiamo.

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In pole c'è la Juventus

Nel frattempo, diverse società si stanno interessando di Conte, chiedendo ai vari intermediari se l’attuale coach del Napoli potrebbe liberarsi dall’accordo firmato con De Laurentiis un anno fa. Il pressing più forte lo starebbe facendo la Juventus, club che Conte ha aiutato a tornare in alto e dal quale si liberò così bruscamente nell’estate del 2014, che potrebbe non dispiacergli tornare per riannodare il filo che si era spezzato mentre Madame stava cominciando a macinare risultati. I calciatori del Napoli non possono essere distratti da quanto si sta verificando e nessuno ha il coraggio di chiedere al proprio condottiero se sarà ancora a Napoli il prossimo anno. C’è un velo di tristezza nello spogliatoio che venerdì potrebbe laurearsi campione d’Italia per la seconda volta in soli tre anni: sarebbe il miglior regalo che la squadra potrebbe fare a Conte, magari anche per provare a convincerlo che sia giusto rimanere.

 

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Maradona sold out

Intanto c’è da giocare la gara “della vita” con il Cagliari fuori dalla lotta retrocessione e con tre ex azzurri (Caprile, Luperto, Gaetano) che se la giocheranno come se i 3 punti in palio servissero per guadagnarsi la permanenza in A. Il Maradona sarà una bolgia, con 55mila spettatori sugli spalti, anche nel settore che solitamente ospita i tifosi “ospiti”: è stata concessa l’autorizzazione alla vendita dei tagliandi per i fan partenopei, vista l’assenza dei gruppi provenienti da Cagliari. Tutti si aspettano che ci sia la festa-scudetto al termine della gara di venerdì, festa che la Lega pare abbia organizzato per il momento solo a Napoli, poi, se dovesse esserci lo spareggio, tutto verrebbe messo nuovamente nel freezer.  

 

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NAPOLI - C’è un’altra domanda che riempie le strade di Napoli, oltre a quella se lo scudetto adornerà il prossimo anno le maglie azzurre: Antonio Conte resterà oppure andrà via? La perplessità è forte e la risposta si saprà soltanto al termine di questo campionato, cioè venerdì se il Napoli diventerà campione d’Italia oppure al termine dello spareggio che si giocherebbe lunedì. Le indicazioni ufficiali lasciano aperta la possibilità che don Antonio continui ad allenare il Napoli, anche in forza del contratto fino a giugno 2027.

La rottura per Kvara

Gli spifferi che escono dalle stanze di Castelvolturno, invece, sono gelidi come la certezza di un addio. Ne sono tutti convinti, sentendo le frasi di Conte, quelle ufficiali e quelle che rivolge alle persone a lui vicine. Radiomercato racconta di un colloquio già avvenuto tra l’allenatore ed il presidente, un faccia a faccia andato in scena a febbraio, cioè al termine di un calciomercato invernale dal quale il Napoli era uscito indebolito dopo la cessione di Kvaratskhelia al Psg. E proprio in quella sede le due parti si sarebbero salutate quasi come se fosse un addio. Da quel momento non se n’è più parlato ed i rapporti tra Conte e la dirigenza si sono ridotti alla cosiddetta ordinaria amministrazione. Anche i nomi che stanno circolando per la prossima stagione (De Bruyne, David, Chiesa, ecc.) non sarebbero stati richiesti da Conte, bensì un’iniziativa del ds Manna il quale, sollecitato da presidente ed amministratore, sarebbe stato incaricato di prendere parametri zero di grandissimo richiamo.

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