Da calciatore l’avevano ribattezzato Flipper per le movenze sguscianti, che spesso e volentieri lo rendevano imprendibile per i difensori avversari. Tanto da vincere nel 1975 anche uno Scudetto con la maglia della Juventus. È da agente però che Oscar Damiani ha dato il meglio di sé, entrando nella storia. Decine e decine di operazioni ad alti livelli, ma soprattutto può vantare di aver gestito e curato gli interessi di ben 4 Palloni d’Oro (Papin, Weah, Zidane e Shevchenko). Tutti sbarcati in Serie A negli anni Novanta grazie alla sua regia. Vincitore del premio “Una vita per il calcio” al Palermo Football Summit, Damiani resta tuttora uno straordinario conoscitore del calcio francese. Chi meglio di lui per analizzare la Juve, sempre più dai connotati transalpini, che si sta delineando.
C’erano grandi aspettative per David dopo la caterva di gol segnati in Ligue1. Che succede all’ex Lille? «Lo dico ora che non sta attraversando un grande periodo: David è un attaccante forte. Personalmente mi piace e la Juve farebbe bene ad aspettarlo. Gli va data fiducia, anche se ormai le big hanno poca pazienza».
Lo vede meglio da centravanti unico o in coppia con Dusan Vlahovic? «David per caratteristiche e qualità può, indifferentemente, sia giocare da solo al centro dell’attacco sia fungere da seconda punta al fianco del serbo».
In cosa deve crescere David per imporsi anche in Serie A? «Da noi c’è maggior organizzazione tattica e le difese sono più organizzate. Deve prendere le misure e migliorare ancora tecnicamente per dialogare maggiormente nello stretto coi compagni».
Dopo David e Zhegrova la Juve potrebbe pescare ancora in casa Lille con Ayyoub Bouaddi. È un talento da Juve? «Parliamo di un ottimo giocatore che gioca già da tempo titolare in Ligue1 ed Europa League, nonostante la giovanissima età. Bouaddi è un centrocampista centrale abile nelle due fasi di gioco e dotato di grandi capacità atletiche. Inoltre vanta anche discrete qualità tecniche. Sarebbe sicuramente un innesto interessante».
Tatticamente come lo collocherebbe nell’attuale mediana bianconera? «Può giocare tranquillamente al fianco di uno tra Thuram e Locatelli, se la Juventus dovesse proseguire con la mediana a due. Altrimenti - qualora i bianconeri dovessero adottare una linea a tre - lui e Thuram fungerebbero da mezzali con Locatelli vertice basso».
