La Juve ora tifa Tudor e Motta...da un'altra parte! Quanto costano i due esoneri a bilancio

Entrambi i tecnici restano sotto contratto fino al 2027 insieme ai loro staff, per il club bianconero è un bagno di sangue economico

In attesa della nomina ufficiale del nuovo allenatore, la Juventus avrà tre tecnici della prima squadra a libro paga. Un bagno di sangue a livello economico, soprattutto per un club che punta al raggiungimento del pareggio di bilancio entro il 2027: sarà anche vero che arriveranno i soldi dell’aumento di capitale già indicato a bilancio, però i costi dei vari staff tecnici cominciano a diventare piuttosto pesanti. La Juventus ha annunciato ieri mattina l’esonero di Igor Tudor: l’allenatore croato ha un contratto con il club bianconero fino al 30 giugno 2027: la Juventus paga 5,5 milioni di euro lordi a stagione per il tecnico appena esonerato, per cui una stima del residuo lordo per lui si dovrebbe aggirare attorno agli 8 milioni di euro, somma che la società bianconera dovrà comunque corrispondere, a meno che Tudor non riesca a trovare una nuova sistemazione all’estero nelle prossime settimane, ipotesi non impossibile ma al momento remota.

Motta e Tudor: i costi a bilancio

Tale importo va sommato a quanto la Juventus stessa sarà tenuta a elargire a Thiago Motta. Anche il tecnico italo-brasiliano aveva sottoscritto un accordo contrattuale con la Juventus fino al 30 giugno 2027: stipendio lordo di circa 5,5 milioni di euro a stagione oltre a un paio di milioni, sempre lordi, da dover versare ai collaboratori che componevano il suo staff tecnico. Dunque per Motta, calcolatrice alla mano, il club bianconero dovrà sborsare altri 16 milioni lordi fino alla scadenza del contratto, cifra che figura già nell’ultimo bilancio di esercizio tra gli accontonamenti (in diminuzione rispetto agli esercizi precedenti). Anche per Thiago Motta vale lo stesso discorso di Tudor: il club bianconero “tifa” perché almeno uno dei due, se non entrambi, possa accasarsi altrove a breve: l’italo-brasiliano in questa stagione ha già declinato il corteggiamento di diverse società, dalla Real Sociedad al Monaco passando per una chiacchierata con il Bayer Leverkusen e un sondaggio estivo dell’Atalanta, prima che il club bergamasco decidesse di puntare tutto su Juric. 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Spalletti, l'eventuale impatto

La somma degli stipendi ancora da garantire a Tudor e Motta (e ai rispettivi staff tecnici) ammonterà dunque attorno ai 25 milioni di euro lordi, a meno di nuovi accordi privati tra le parti o la firma con altre squadre in cerca di allenatori: gli addii pesano non poco a bilancio, però se il dg (e prossimo ad) Comolli ha deciso di procedere con l’esonero di Tudor significa che evidentemente l’operazione sarà comunque ritenuta sostenibile per la casse della società. Si andrà a sommare anche lo stipendio del futuro tecnico: se sarà Spalletti, i costi contrattuali saranno piuttosto elevati, quantomeno con ingaggio da top della Serie A per quanto l’ex ct possa provare ad andare incontro alle esigenze della società bianconera nell’eventuale caso di firma. Discorso differente se invece la scelta di Comolli dovesse cadere su altri profili meno onerosi

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In attesa della nomina ufficiale del nuovo allenatore, la Juventus avrà tre tecnici della prima squadra a libro paga. Un bagno di sangue a livello economico, soprattutto per un club che punta al raggiungimento del pareggio di bilancio entro il 2027: sarà anche vero che arriveranno i soldi dell’aumento di capitale già indicato a bilancio, però i costi dei vari staff tecnici cominciano a diventare piuttosto pesanti. La Juventus ha annunciato ieri mattina l’esonero di Igor Tudor: l’allenatore croato ha un contratto con il club bianconero fino al 30 giugno 2027: la Juventus paga 5,5 milioni di euro lordi a stagione per il tecnico appena esonerato, per cui una stima del residuo lordo per lui si dovrebbe aggirare attorno agli 8 milioni di euro, somma che la società bianconera dovrà comunque corrispondere, a meno che Tudor non riesca a trovare una nuova sistemazione all’estero nelle prossime settimane, ipotesi non impossibile ma al momento remota.

Motta e Tudor: i costi a bilancio

Tale importo va sommato a quanto la Juventus stessa sarà tenuta a elargire a Thiago Motta. Anche il tecnico italo-brasiliano aveva sottoscritto un accordo contrattuale con la Juventus fino al 30 giugno 2027: stipendio lordo di circa 5,5 milioni di euro a stagione oltre a un paio di milioni, sempre lordi, da dover versare ai collaboratori che componevano il suo staff tecnico. Dunque per Motta, calcolatrice alla mano, il club bianconero dovrà sborsare altri 16 milioni lordi fino alla scadenza del contratto, cifra che figura già nell’ultimo bilancio di esercizio tra gli accontonamenti (in diminuzione rispetto agli esercizi precedenti). Anche per Thiago Motta vale lo stesso discorso di Tudor: il club bianconero “tifa” perché almeno uno dei due, se non entrambi, possa accasarsi altrove a breve: l’italo-brasiliano in questa stagione ha già declinato il corteggiamento di diverse società, dalla Real Sociedad al Monaco passando per una chiacchierata con il Bayer Leverkusen e un sondaggio estivo dell’Atalanta, prima che il club bergamasco decidesse di puntare tutto su Juric. 

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