
Un grande ritorno, osservato da tutto il mondo. Luciano Spalletti è tra gli allenatori più chiacchierati della scena europea. Domani sera contro lo Sporting si riaffaccia alla Champions League, palcoscenico che gli manca da un po'. L'ultimo ricordo è amaro, amarissimo, perché di fatto ha compromesso anche la bontà della sua esperienza biennale a Napoli. Era il 18 aprile 2023 e gli azzurri avevano già lo scudetto praticamente in tasca: la stagione in Italia è straordinaria, costellata di trionfi e bel gioco. Anche in Champions League il cammino è magnifico: nel girone con Liverpool, Ajax e Rangers Glasgow il Napoli infila cinque vittorie in sei partite. Numeri epici, confermati anche agli ottavi: cinque gol tra andata e ritorno all'Eintracht e quarti di finale garantiti contro il Milan di Stefano Pioli.
Napoli-Milan e la notte stregata in Champions
Una squadra ai tempi considerata alla portata del Napoli, al netto del pedigree internazionale dei rossoneri. In campo, appunto, non scende la tradizione. O forse sì. Perché a San Siro arriva una sconfitta che fa male all'andata: Bennacer decide la sfida. Di Lorenzo e compagni, però, avrebbero meritato molto di più. Al ritorno c'è aria di rimonta. Al 22' Giroud sbaglia un rigore, che viene parato da Meret. Il Maradona si gasa. Il Napoli, però, verrà penalizzato al 37' da Marciniak, che non si accorge di un contatto grosso come una casa in area tra Leao e Lozano. Il portoghese scivola in maniera scomposta, ma il rigore non viene fischiato. Pochi minuti dopo il Milan passa in vantaggio con Giroud e da lì diventa durissima. Anche perché, prima del gol inutile di Osimhen, il Napoli sbaglia il penalty che avrebbe potuto cambiare tutto: calcia Kvara, Maignan para.
Quella frase di ADL: "Mi aspettavo di vincere la Champions"
Notte stregata, rimasta sul groppo di Aurelio De Laurentiis. Qualche mese dopo rivendicò quell'amarezza, facendo finire nell'oblio uno scudetto diventato storia in Campania: "Ci sono rimasto male all'uscita dalla Champions perché mi aspettavo di vincerla. Se è andata in finale l'Inter a 20 punti da noi, perché non potevamo giocarcela noi. Vincere lo Scudetto importantissimo, ma pure la Champions...". Sì, quell'uscita di scena contribuì ad intorpidire le acque nei rapporti con Spalletti, poi sgretolati poche settimane dopo. E pure lo 0-4 casalingo, sempre contro il Milan, a campionato già virtualmente vinto. Per ADL la ferita è ancora aperta, per Spalletti pure: non fu fortunato nel doppio confronto col Diavolo. Ora sogna il riscatto con la Juve. A partire dalla sfida contro lo Sporting: c'è una qualificazione da conquistare. Anche coi playoff, poco importa.
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