Ha preso il via l'udienza di ricorso al Tar di Antonio Giraudo, ex ds della Juventus, radiato dalla Federcalcio nel 2011 per le conseguenze di Calciopoli. Ora la richiesta degli avvocati Jean-Louis Dupont (lo stesso della sentenza Bosman, ndr) e Amedeo Rosboch è di rimettere alla Corte di Giustizia Europea la questione di incompatibilità della legge 280/2003, quella che disciplina la giustizia sportiva secondo il criterio della specificità dello sport, rispetto ai principi di diritto comunitario.
L'ex dirigente già nel settembre 2021 aveva ottenuto un primo parziale successo, quando la Corte europea dei diritti dell'uomo ha considerato ammissibile (senza entrare nel merito) il ricorso presentato nel marzo 2020 riconoscendogli la violazione dei diritti della difesa. Il motivo? I soli sette giorni concessi per leggere le oltre 7000 pagine di atti prodotti nel corso del procedimento sportivo, e la ragionevole durata del processo, trascinatosi per 13 anni. Ma ora punta a una sentenza storica.
Giraudo al Tar: la richiesta degli avvocati
Nel mirino di Giraudo c’è la Legge del 280 del 17 ottobre 2003 che disciplina l’ordinamento sportivo italiano, ovvero la famosa legge che determina e autorizza la specificità dello sport e, quindi, la possibilità di gestire “in proprio” la giustizia in tutti i gradi di giudizio. E un precedente può essere quello della Federazione Internazionale del pattinaggio (un caso di atleti che avevano partecipato a manifestazioni non riconosciute). Cosa può succedere?