Tar e Figc, Agnelli a oltranza: continua la battaglia per la giustizia

Slitta l’udienza del 27 giugno al Tribunale Federale. L’11 luglio il Tar potrebbe dare la sospensiva
Tar e Figc, Agnelli a oltranza: continua la battaglia per la giustizia© ANSA

TORINO - La Juventus, a costo di scendere a compromessi e nonostante la riluttanza a riconoscersi delle colpe nel merito, ha sanato all’alba dell’estate la propria posizione con la giustizia italiana. Il patteggiamento andato in scena riguardo il secondo filone d’inchiesta della Procura Federale, infatti, ha permesso al club bianconero di mandare in archivio ogni discorso extra-campo in Serie A e di guardare alla prossima stagione senza la Spada di Damocle delle eventuali, ulteriori, sanzioni sulla testa. Uno scenario che, a differenza della società e anche della maggior parte degli apicali di allora, non riguarda invece l’ex presidente Andrea Agnelli, ancora impegnato nella battaglia legale per difendere la sua innocenza, riscattare la propria immagine e – chissà – per tornare quanto prima attore protagonista.

Agenda fitta

Il percorso nell’alveo della giustizia da parte del numero uno della Juventus dal 2010 allo scorso gennaio, lasso di tempo in cui ha posato in bacheca la bellezza di 19 trofei, è teoricamente scandito da date precise: il 27 giugno appuntamento davanti al Tribunale Federale Nazionale per l’udienza relativa alle manovre stipendi, l’11 luglio replica invece al Tar del Lazio per il ricorso in merito all’inibizione incassata sul fronte plusvalenze. Già: solo teoricamente, però. L’agenda di Agnelli, nei prossimi giorni, è destinata a subire delle modifiche sostanziali.

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Appuntamento a luglio

Innanzitutto, infatti, è imminente lo slittamento dell’udienza del 27 giugno, data già figlia di un primo spostamento rispetto all’iniziale appuntamento fissato per il 15 dello stesso mese. Se in quella occasione erano risultati decisivi “improrogabili impegni di lavoro” da parte dell’ex presidente bianconero, questa volta è una delle altre parti in causa ad aver chiesto una revisione del tanto atteso giorno. Ammesso che a quella data, che indicativamente sarà ricollocata nei primi dieci giorni di luglio, si arrivi con un processo da celebrare, naturalmente. Le trattative tra i legali di Agnelli e il procuratore Giuseppe Chiné per un patteggiamento pre-udienza, infatti, sono tuttora in corso. E dall’epilogo potrebbero dipendere le evoluzioni anche sull’altro versante.

Se patteggiando

La strada, in questo senso, è stata tracciata dalla stessa Juventus, che – patteggiando riguardo un filone – aveva contestualmente mandato in archivio le ambizioni di ricorso sull’altro fronte. E non è escluso che uno scenario analogo maturi anche questa volta. Se così non fosse, invece, l’11 luglio il Tar del Lazio sarà chiamato a esprimersi sulla richiesta di sospensiva della pena da parte dei legali dell’ex consigliere Exor, anticamera della decisione nel merito della squalifica per 24 mesi arrivata contestualmente all’iniziale -15 inferto alla classifica della Juventus. Nel caso di Agnelli, infatti, la giustizia amministrativa potrà eventualmente intervenire non soltanto a titolo risarcitorio, ma anche nella sostanza dell’inibizione stabilita a gennaio dalla Corte Federale d’Appello.

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TORINO - La Juventus, a costo di scendere a compromessi e nonostante la riluttanza a riconoscersi delle colpe nel merito, ha sanato all’alba dell’estate la propria posizione con la giustizia italiana. Il patteggiamento andato in scena riguardo il secondo filone d’inchiesta della Procura Federale, infatti, ha permesso al club bianconero di mandare in archivio ogni discorso extra-campo in Serie A e di guardare alla prossima stagione senza la Spada di Damocle delle eventuali, ulteriori, sanzioni sulla testa. Uno scenario che, a differenza della società e anche della maggior parte degli apicali di allora, non riguarda invece l’ex presidente Andrea Agnelli, ancora impegnato nella battaglia legale per difendere la sua innocenza, riscattare la propria immagine e – chissà – per tornare quanto prima attore protagonista.

Agenda fitta

Il percorso nell’alveo della giustizia da parte del numero uno della Juventus dal 2010 allo scorso gennaio, lasso di tempo in cui ha posato in bacheca la bellezza di 19 trofei, è teoricamente scandito da date precise: il 27 giugno appuntamento davanti al Tribunale Federale Nazionale per l’udienza relativa alle manovre stipendi, l’11 luglio replica invece al Tar del Lazio per il ricorso in merito all’inibizione incassata sul fronte plusvalenze. Già: solo teoricamente, però. L’agenda di Agnelli, nei prossimi giorni, è destinata a subire delle modifiche sostanziali.

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