C'è soddisfazione da parte della Juve
La Cassazione ha evidentemente optato per questa seconda ipotesi e quindi i faldoni con le quasi ventimila pagine dell’inchiesta passano alla Procura di Roma, che dovrà ripartire dalla fase istruttoria, prendendo in esame il lavoro svolto dai pm torinesi, ma nello stesso tempo agendo come se l’inchiesta partisse da capo.
C’è ovviamente soddisfazione da parte della Juventus che aveva chiesto lo spostamento dell’inchiesta già nel corso delle indagini (maggio 2021), ipotizzando quanto poi certificato dalla Cassazione nella giornata di ieri: non era la Procura di Torino che doveva indagare. Accusa il colpo la pubblica accusa, soprattutto quella torinese, che aveva comunque portato avanti le indagini e ora se le vede sfilare. Un’altra ammaccatura sull’inchiesta che negli ultimi tempi ha visto: un pm farsi da parte dopo che la rumorosa polemica in seguito a certe pubbliche dichiarazioni di forte antipatia nei confronti della Juventus; la Procura di Bologna non ravvisare nulla di illecito e, quindi, archiviare il caso Orsolini (che per i pm torinesi era un chiaro esempio delle violazioni bianconere e che è stato uno degli elementi per la condanna a livello sportivo); una serie di operazioni simili, se non proprio identiche, nel calciomercato appena concluso dove non sono mancate plusvalenze e operazioni “in amicizia”, senza che nessuno obiettasse nulla, né sul fronte delle procure della Repubblica né su quello della Procura Figc.