Ora attendere diventerà la parola chiave
A questo punto, attendere diventerà la parola chiave: difficile, infatti, ipotizzare una tempistica per il procedimento presso la Procura di Roma (non esattamente libera da impegni) e quando i fascicoli dell’inchiesta Prisma arriveranno nuovamente davanti a un Gup per l’udienza preliminare e l’eventuale rinvio a giudizio. E rispetto alla Procura di Milano, diventa anche più complicato formulare delle ipotesi sulla posizione degli inquirenti. I precedenti milanesi sulle plusvalenze di Milan e Inter (sempre archiviate) suggerivano una sorta di linea meneghina sull’argomento. Curiosamente, invece, a Roma è finita anche l’inchiesta sulla plusvalenza Osimehn (Napoli-Lille) dopo le indagini a Napoli che non hanno portato a nulla.
Tempi lunghi, dunque, per arrivare anche solo a un’udienza preliminare, dove valutare le prove degli inquirenti, quelle prove che la giustizia sportiva ha già utilizzato (senza nessun tipo di vaglio tecnico o processuale) per condannare la Juventus a una penalizzazione di dieci punti e un centinaio di milioni di danno indotto. Certo, la giustizia sportiva ha altri tempi e altre logiche, ma una distanza così siderale da quella ordinaria quando si infliggono pene così pesanti, forse andrebbe considerata meglio.