Izzo, Monza e l'amico Palladino: il maestro Mazzarri e il ritorno al gol contro l'Empoli

Da Scampia alla Serie A con Torino e Genoa, in Brianza ha ritrovato l'ex compagno in rossoblù e nell'ultima giornata ha segnato dopo due anni e due mesi dall'ultima volta regalando tre punti ai biancorossi
Izzo, Monza e l'amico Palladino: il maestro Mazzarri e il ritorno al gol contro l'Empoli© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Due anni e due mesi, è quanto ha aspettato Armando Izzo prima di tornare a gioire per un suo gol in Serie A. Era il 3 gennaio del 2021 contro il Parma e vestiva la maglia del Torino, e ora il difensore napoletano si è fatto un bel regalo di compleanno. La rete e i tre punti quelli del Monza, che in estate l'ha portato in Brianza e gli ha dato fiducia dopo una stagione difficile con i granata. Punto fermo della difesa di Palladino, amico ed ex compagno di Izzo ai tempi del Genoa, sta trovando continuità e un rendimento importante. Il suo futuro è ancora in bilico, perché il cartellino è di proprietà del Torino, granata che avrebbero un piano per riportarlo alla corte di Juric. Intanto la testa è rivolta al presente, la testa con cui ha deciso la partita contro l'Empoli. 

Monza, Izzo e la sua oasi felice

In estate Izzo aveva bisogno di cambiare aria per ritrovare serenità e soprattutto il campo. A Monza è come tornare in famiglia e avere la possibilità di essere allenato da chi ti conosce bene è un positivo a favore di Izzo. L'arrivo in panchina di Palladino segna anche la crescita nel rendimento da parte del centrale, utilizzato come braccetto nei tre dietro. Il gol contro l'Empoli una sorta di liberazione per il classe '92 dopo due anni di digiuno. Tutto ciò che serviva per liberare la testa e tornare a gioire dopo un periodo sfavorevole tra le vicende extra campo e l'accantonamento a Torino. L'obiettivo è quello di finire al meglio la stagione con il Monza e continuare a dare il proprio contributo alla squadra biancorossa. Poi per l'estate e il futuro si vedrà. 

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Dalle strade di Scampia alla Serie A: la storia di Izzo

Per chi nasce a Scampia, uno dei quartieri più difficili di Napoli, la vita ti insegna a crescere più velocemente rispetto ad altri posti. La perdita del padre a 10 anni poteva portarlo su una strada senza ritorno, ma in questo il calcio è stato un salva vita per Izzo. Il Napoli, nella persona di Santoro, gli ha permesso di abbandonare il calcio in strada e di crescere con gli insegnamenti sul campo di allenatori importanti nel settore giovanile. Da qui parte il viaggio del difensore, dove riesce ad arrivare fino alla prima squadra chiamato più volte da Mazzarri

Tecnico e maestro con cui Izzo cresce in azzurro e lo ritrova a Torino, più maturo ma sempre con la voglia di migliorarsi. Prestazioni che gli valgono anche la chiamata nell'Italia, punto più alto della carriera del classe '92. Nel mezzo il Genoa con cui riesce a togliersi diverse soddisfazioni proprio al fianco di Palladino. Un viaggio da sud a nord per trovare la sua strada, lontano da Scampia, e di continuare a inseguire il sogno che aveva da bambino, quello di diventare calciatore. I gol e lo sguardo rivolto al cielo per una dedica speciale al papà che non c'è più. Izzo si è di nuovo sbloccato e a Monza ha ritrovato la voglia di essere determinante. 

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Due anni e due mesi, è quanto ha aspettato Armando Izzo prima di tornare a gioire per un suo gol in Serie A. Era il 3 gennaio del 2021 contro il Parma e vestiva la maglia del Torino, e ora il difensore napoletano si è fatto un bel regalo di compleanno. La rete e i tre punti quelli del Monza, che in estate l'ha portato in Brianza e gli ha dato fiducia dopo una stagione difficile con i granata. Punto fermo della difesa di Palladino, amico ed ex compagno di Izzo ai tempi del Genoa, sta trovando continuità e un rendimento importante. Il suo futuro è ancora in bilico, perché il cartellino è di proprietà del Torino, granata che avrebbero un piano per riportarlo alla corte di Juric. Intanto la testa è rivolta al presente, la testa con cui ha deciso la partita contro l'Empoli. 

Monza, Izzo e la sua oasi felice

In estate Izzo aveva bisogno di cambiare aria per ritrovare serenità e soprattutto il campo. A Monza è come tornare in famiglia e avere la possibilità di essere allenato da chi ti conosce bene è un positivo a favore di Izzo. L'arrivo in panchina di Palladino segna anche la crescita nel rendimento da parte del centrale, utilizzato come braccetto nei tre dietro. Il gol contro l'Empoli una sorta di liberazione per il classe '92 dopo due anni di digiuno. Tutto ciò che serviva per liberare la testa e tornare a gioire dopo un periodo sfavorevole tra le vicende extra campo e l'accantonamento a Torino. L'obiettivo è quello di finire al meglio la stagione con il Monza e continuare a dare il proprio contributo alla squadra biancorossa. Poi per l'estate e il futuro si vedrà. 

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