De Laurentiis e le parole su Mondiale per club e Superlega: la scelta della Juve

Il presidente del Napoli al Business of Football Summit: "Nessuna ammissione al torneo poiché sono stati puniti dalla Uefa"

MILANO - Aurelio De Laurentiis ne ha per tutti. Per davvero. Dagli arbitri, agli agenti. Da chi gestisce i diritti tv, alla Uefa. Il Presidente del Napoli, intervenuto a Londra sul palco del “Business of Football Summit, nell’evento organizzato dal Financial Times, ha forse lasciato il meglio alla fine, almeno per quanto riguarda i propri tifosi, quando si è soffermato sui partenopei.

Mondiale per Club: le parole di De Laurentiis

«L’eventuale partecipazione al Mondiale per club? Mi spiace per Calvo che credo sia ancora qui, posso anche essere dispiaciuto per la Juventus, che è stata punita ed estromessa dalle coppe in questa stagione. Se poi dovessimo battere il Barcellona e successivamente ottenere un pari e una vittoria, saremo qualificati di diritto. Ma penso pure che il Napoli dovrebbe andarci comunque, proprio perché se la Juventus è stata punita dall’Uefa con l’eliminazione dalle coppe europee, non dovrebbe nemmeno essere ammessa al Mondiale per club, fermo restando poi che tale manifestazione ci creerà mille problemi per il successivo campionato nazionale».

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De Laurentiis, la scelta della Juve

Un attacco al quale la Juventus non replica, decidendo così di snobbare le dichiarazioni di Adl. Nell’incipit dell’intervista De Laurentiis aveva toccato altre tematiche: «Mi hanno dato del visionario, poi però tutto quello che avevo previsto, è accaduto. Vengo dal cinema, continuo a farlo e considero ancora oggi il pubblico il mio vero committente. Se avessi dovuto fare solo i film che piacevano a me, non avrei mai ottenuto successo. Devi interpretare le tendenze. Non sapevo nulla del calcio perché venivo dal basket, ma questo per me è stato un vantaggio, perché lo vedevo come un mondo di intrattenimento, come un’industria. Oggi è un’industria schiava di alcune istituzioni che dovendosi mettere il vestito del comando, ne hanno limitato lo sviluppo. Chissà mai se arriveremo mai al tempo effettivo, forse sarà sempre troppo tardi quando si troverà la verità negli altri sport e questa sarà applicata e non rigettata».

De Laurentiis: "L'economia del calcio è malata"

«Il calcio è malato. Il motivo? Perché l’economia del calcio è malata. Perché campionati e squadre non sono in grado di competere sotto il punto di vista finanziario. In questo modo, i campionati non sono produttivi abbastanza. Quando la Uefa stanzia per la Champions League 2,4 miliardi di euro, per l’Europa League più di 500 milioni e per la Conference League più di €238 milioni, io lo capisco. Ma se tutte le squadre sono indebitate questo significa che tale somma di denaro non è sufficiente. Cioè che questo non è un calcio sostenibile. Non solo non è sostenibile, ma giochiamo anche tante gare. Quindi, quando ciò accade, è come se buttassi tutto all’aria. Finisci per non attrarre più il pubblico».

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De Laurentiis, la Superlega e il calcio gratis

De Laurentiis prosegue: «Il calcio deve essere gratis per tutti. Se vuoi recuperare pubblico, devi andare in diretta tv gratis. E tu come imprenditore devi essere quello che sa raccogliere una pubblicità gigantesca. Il calcio è invecchiato anche come gioco, bisognerebbe sedersi ad un tavolo e riflettere, ma il nostro è un grande circo in cui non ti puoi fermare a pensare. Non puoi ribellarti». Su agenti e arbitri questo è il pensiero del numero uno del Napoli: «I procuratori sono un cancro del calcio. I direttori di gara dovrebbero dipendere dai club, dovrebbe esistere un dialogo affinché non siano una casta, ma dei collaboratori. Non esiste che un arbitro espella un allenatore. Il calcio sembra una barzelletta, sembriamo “Flick e Flock”, sembriamo una commedia».

C’è spazio anche per l’argomento Superlega, con De Laurentiis, che dopo aver ribadito l’importanza del fattore economico, passa a quello meritocratico: «Sarò favorevole a tale competizione solo se sarà in grado di essere democratica, solo se ci si entrerà per merito e non per pedigree. Loro hanno promesso di essere operativi dal 2025. Chi vivrà, vedrà».

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MILANO - Aurelio De Laurentiis ne ha per tutti. Per davvero. Dagli arbitri, agli agenti. Da chi gestisce i diritti tv, alla Uefa. Il Presidente del Napoli, intervenuto a Londra sul palco del “Business of Football Summit, nell’evento organizzato dal Financial Times, ha forse lasciato il meglio alla fine, almeno per quanto riguarda i propri tifosi, quando si è soffermato sui partenopei.

Mondiale per Club: le parole di De Laurentiis

«L’eventuale partecipazione al Mondiale per club? Mi spiace per Calvo che credo sia ancora qui, posso anche essere dispiaciuto per la Juventus, che è stata punita ed estromessa dalle coppe in questa stagione. Se poi dovessimo battere il Barcellona e successivamente ottenere un pari e una vittoria, saremo qualificati di diritto. Ma penso pure che il Napoli dovrebbe andarci comunque, proprio perché se la Juventus è stata punita dall’Uefa con l’eliminazione dalle coppe europee, non dovrebbe nemmeno essere ammessa al Mondiale per club, fermo restando poi che tale manifestazione ci creerà mille problemi per il successivo campionato nazionale».

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