De Laurentiis, rabbia contro Dazn: il motivo per cui non fa parlare Calzona

Lo sfogo del presidente del Napoli all'arrivo al Maradona prima della partita contro la Juventus. Al tecnico ha intimato di non andare ai microfoni dell'emittente

TORINO - Difficile credere che fosse in trance agonistica: per quanto alla vigilia di una partita importante, comunque non era certo lui a dover scendere in campo e di attese così ne ha vissute assai. No, lo sfogo furioso e per nulla urbano di Aurelio De Laurentiis al suo arrivo nello stadio ha ben altre motivazioni e, comunque, lo consegna agli archivi come un inospitale (come vedremo, pure a torto) padrone di casa che, dopo la partita ha esplicitato la rottura:

De Laurentiis, la presa di posizione

«Abbiamo chiuso con Dazn, parleremo solo con Sky e Rai». Ecco, ma cosa c’è dietro a questa presa di posizione? I fatti. Il presidente entra al “Maradona” scortato dai suoi collaboratori e vede subito che vi è una telecamera che sta riprendendo la scena e chiede: «Chi sono: Sky o Dazn?». Quando gli rispondono che si tratta di Dazn, De Laurentiis alza la voce: «Dazn non ha il diritto di fare niente, perciò andatevene a fare in c... Via, fuori dai c...» accompagnando l’esortazione con la mimica eloquente tipica di una certa napoletanità. Il malcapitato inserviente ha provato a spiegargli che «Loro riprendono l’arrivo» ricevendo ulteriori contumelie del numero uno del Napoli che alza ulteriormente i toni: «Non lo devono fare, c...! Oh!!!!».

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Calzona, perché non parla a Dazn

A quel punto, l’addetto al controllo cerca di smorzare i toni spiegando che non è Dazn «ma la nostra tv» e il presidente, convinto o meno (tra l’altro i diritti per queste riprese Dazn ce li ha...), si avvia comunque verso l’ingresso della tribuna lasciando una sensazione di gelo. E, soprattutto, la curiosità di capire i motivi di questo sfogo piuttosto insolito per quanto riferito a un carattere fumantino (per usare un eufemismo) come quello del presidente del Napoli. Che, dopo la partita, ha intimato a Calzona di non andare ai microfoni di Dazn e ha esplicitato la rottura.

Che sarebbe stata generata da una trama precedente: De Laurentiis, dicono, si è convinto che sia stata Dazn a imporre di giocare la gara contro l’Atalanta alle 12.30 di sabato 30 marzo, vigilia di Pasqua mentre lui, Adl, quella partita avrebbe voluta spostarla a lunedì. E, attenzione, non perché il calendario del Napoli sia denso, quanto per dar più tempo al suo allenatore per lavorare con la squadra.

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Furia De Laurentiis: il motivo

Calzona, infatti, divide la panchina del Napoli “ad interim” con quella di ct della Slovacchia e dopo la partita contro l’Inter del 17 marzo dovrà salutare la compagnia per tornare alla sua Nazionale impegnata il 23 con l’Austria e il 26 con la Norvegia. Quindi, considerando che a Oslo si giocherà alle 19, Calzona avrà solo due giorni per preparare la gara con l’Atalanta.

Una situazione che a De Laurentiis non va giù, ma alla quale non c’è soluzione e non certo per imposizioni televisive bensì per il folle calendario dell’Atalanta e che non consente il minimo margine di manovra alla Lega di A. Raccontano che questa situazione stia letteralmente facendo imbufalire De Laurentiis che vede come Calzona abbia ridato anima al Napoli e che frema all’idea di perderlo per dieci giorni. Dicono che abbia smosso mari e monti arrivando al punto di chiedere a Gabriele Gravina, che è anche vice presidente Uefa, di intercedere con la Federazione slovacca per ottenere una deroga per Calzona, ottenendo ovviamente un (imbarazzato) rifiuto. Ma, vista la dinamica dei fatti, l’imbarazzo maggiore è stato quello del malcapitato inserviente del “Maradona”.

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TORINO - Difficile credere che fosse in trance agonistica: per quanto alla vigilia di una partita importante, comunque non era certo lui a dover scendere in campo e di attese così ne ha vissute assai. No, lo sfogo furioso e per nulla urbano di Aurelio De Laurentiis al suo arrivo nello stadio ha ben altre motivazioni e, comunque, lo consegna agli archivi come un inospitale (come vedremo, pure a torto) padrone di casa che, dopo la partita ha esplicitato la rottura:

De Laurentiis, la presa di posizione

«Abbiamo chiuso con Dazn, parleremo solo con Sky e Rai». Ecco, ma cosa c’è dietro a questa presa di posizione? I fatti. Il presidente entra al “Maradona” scortato dai suoi collaboratori e vede subito che vi è una telecamera che sta riprendendo la scena e chiede: «Chi sono: Sky o Dazn?». Quando gli rispondono che si tratta di Dazn, De Laurentiis alza la voce: «Dazn non ha il diritto di fare niente, perciò andatevene a fare in c... Via, fuori dai c...» accompagnando l’esortazione con la mimica eloquente tipica di una certa napoletanità. Il malcapitato inserviente ha provato a spiegargli che «Loro riprendono l’arrivo» ricevendo ulteriori contumelie del numero uno del Napoli che alza ulteriormente i toni: «Non lo devono fare, c...! Oh!!!!».

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