Solo calunnie su Zalewski. E ora chi paga?
È quanto sta accendendo al calciatore della Roma, Nicola Zalewski, accusato da Fabrizio Corona venerdì. L’indiscrezione diventa virale e in pochi minuti viene appiccicata addosso al laterale italo-polacco l’etichetta di scommettitore. Lui nega attraverso i suoi agenti ogni tipo di coinvolgimento: scende in campo anche il vicepresidente Uefa Boniek a supportarlo, eppure la stragrande maggioranza della gente rimane scettica. Nel frattempo a Zalewski non viene notificato alcun avviso di garanzia e non risultano indagini in corso su di lui. La macchia però potrebbe restare indelebile sul giovane talento romanista. Chi lo risarcirà, nel caso, per quella che nel pomeriggio di ieri ha assunto i tratti della fake news? Un tizio, qualificatosi come proprietario di un centro scommesse a Roma, ospite del canale Twitch “Cerbero Podcast”, infatti, ha ammesso la calunnia: "Ho mentito, sapendo di farlo per intascarmi i 20.000 euro promessi da Corona a chi gli avesse fornito informazioni scottanti sui calciatori-scommettitori. In realtà non sapevo nulla e non ho nessuna prova in mano". Il tutto mostrando pure un video, in cui si è auto-ripreso mentre trattava con Corona il compenso per la “notizia” fornita.
Corona, nuove rivelazioni in arrivo
Stasera l’ex agente fotografico tornerà alla ribalta su Rai3, ospite di Nunzia De Girolamo, e ha già promesso rivelazioni shock. Ieri ha attaccato a La Zanzara su Radio 24: "Giusto che la Rai mi paghi, devolverò una parte del cachet a una società che cura la ludopatia. È come Tangentopoli, sono coinvolti tutti, non potevano non sapere. Il 40% dei calciatori scommette. La Juventus sapeva? I giocatori e il direttore sportivo sì. Zalewski? Chi ha smentito l’audio si è spaventato, ma è vero. Questi ragazzi hanno giocato sul calcio non sulla propria squadra. Tonali non ha giocato sul Milan, ma puntava cifre esorbitanti. I nomi credo siano di più di 50".