Ballardini e il paragone tra Berardi e un ex Juve: "Solo due allenamenti..."

Davide Ballardini ha parlato in conferenza stampa in vista di Sassuolo-Frosinone, gara di Serie A in programma sabato 9 marzo alle 15. La partita sarà un vero e proprio spartiacque per la salvezza, visto che le due squadre sono distanziate da sole 4 lunghezze in classica. Ballardini, dopo l'esordio amaro sulla panchina neroverde con la sconfitta a Verona, è chiamato a fare punti anche senza Domenico Berardi, già operato per il grave infortunio al tendine d'achille che lo terrà fuori per il resto della stagione.

Sassuolo, Ballardini: "Ho detto a Berardi che mi ricordava Miccoli"

L'allenatore è tornato così sulla sconfitta di Verona e lo stop di Berardi: "Sicuramente non meritavamo di perdere, per me la squadra ha fatto vedere che c'era e che copriva bene il campo. Forse siamo stati poco pericolosi, ma lo stesso vale per il Verona. L'infortunio di Berardi deve essere una grossa spinta in più per tutti noi. Chi può essere il suo vice? Il discorso riguarda tutti noi. Siamo tutti vice Berardi in questo momento, dobbiamo prenderci delle responsabilità. La prima volta che l'ho visto gli ho detto 'non ti ho mai allenato, mi sembravi Miccoli'. Purtroppo dopo due allenamenti e un tempo e mezzo non lo posso più utilizzare".

Sassuolo, Ballardini: "Il Frosinone è abituato a giocare"

Ballardini ha quindi fatto il punto sugli avversari: "Il Frosinone è abituato a giocare da anni. Sapevano di dover fare un campionato per la salvezza, la loro vittoria sarebbe rimanere in Serie A. È una squadra che si è consolidata nel tempo e che ha chiaro il suo obiettivo. Noi dovremo essere bravi nel gioco e nelle motivazioni quanto loro, poi vedremo chi riuscirà ad avere la meglio".

Ballardini: "La lotta salvezza di quest'anno è una spinta in più"

Il tecnico si è infine espresso sulla lotta salvezza: "La classifica ci dà tante possibilità perché sono coinvolte molte squadre. Dobbiamo pensare ad una partita alla volta. Ora la nostra attenzione è sul Frosinone. Sicuramente il fatto che ci siano tante squadre coinvolte ci dà una spinta in più per giocarcela fino alla fine. Le difficoltà ci sono, ma conosciamo anche il modo per superarle. Nella vita non è sempre tutto facile, le persone vere vengono fuori per le qualità che dimostrano soprattutto nei momenti delicati e questo è uno di quelli".