Gravillon, Thuram e l'Inter: da Reims a Torino per meritarsi la Serie A

Dopo i nerazzurri le esperienze con Benevento, Pescara, Ascoli e Lorient prima di tornare in Italia con i granata e giocare titolare contro il Lecce
Gravillon, Thuram e l'Inter: da Reims a Torino per meritarsi la Serie A© Giovanni Evangelista/LaPresse

Credere nei propri mezzi e aspettare il momento. Andreaw Gravillon ha saputo attendere e contro il Lecce al Via del Mare è toccato a lui scendere in campo dal 1' con la maglia del Torino. Per lui non è l'esordio in Serie A, ci aveva già giocato col Benevento di Baroni, e qualche spezzone con i granata dal suo arrivo a gennaio. Dallo Stade de Reims dei record fino al Torino, un viaggio di ritorno verso l'Italia con la voglia di far vedere la sua crescita in questi anni in Francia. Imparare i dettami di Juric non è cosa semplice, ma il classe '98 si è messo sin da subito a disposizione e contro il Lecce ha avuto la sua occasione. 

Lecce-Torino, l'esordio di Gravillon

Non era facile entrare e incidere o quanto meno far vedere di essere presente con concentrazione e carattere. La prima volta da titolare col Torino e contro una squadra scorbutica soprattutto per la velocità dei suoi giocatori offensivi. Il risultato finale ha premiato i granata e la prova di Gravillon. Buona la prima. Si potrebbe racchiudere così la prova del centrale, schierato come braccetto al fianco di Schuurs

Tanta grinta e movimenti sempre corretti. Juric ne ha apprezzato la crescita in questi due mesi a Torino e prima della trasferta di Lecce non ha avuto dubbi su chi dovesse sostituire Djidji. Potrebbe essere la prima di tante da qui alla fine. La voglia del Torino è di valutarlo per il futuro, nonostante le cifre del riscatto siano fissate a 3.5 milioni. Non una cifra elevata, ma quanto basta per tenere in considerazione tanti aspetti. In campo senza paura, la prima lascia ben sperare e ora deve confermarsi a partire dalle prossime partite. 

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La storia di Gravillon

Andreaw Gravillon è cresciuto in Francia, ma nato in Guadalupa. Sì proprio come Thuram, campione del Mondo e ex calciatore tra le altre di Juventus e Parma in Serie A. Del centrale ne ricorda le caratteristiche: fisico imponente e ottima capacità di lettura delle situazioni di gioco. Ripercorrere le orme di Lilian è il sogno sin da bambino, anche se non è assolutamente facile raggiungere quanto fatto dall'ex bianconero. La valigia dei sogni è ampia e Gravillon conserva nella stessa un album dei ricordi. Crescita e voglia d'Italia. A 16 anni la chiamata dell'Inter e la prima parte del libro da scrivere. In nerazzurro studia dai grandi e gioca coi coetanei, vincendo scudetto e coppa con la Primavera. Le convocazioni in Serie A la ciliegina di una stagione importante. 

Il viaggio di Gravillon, però, non si è fermato lì, anzi, è partito proprio da Appiano. L'esordio nel massimo campionato è arrivato proprio con la maglia del Benevento e con Baroni in panchina, proprio lo stesso affrontato da avversario al Via del Mare. "L'ho visto e ringraziato. Ci siamo salutati e grazie a lui ho esordito in Serie A" così Gravilon ricorda nel post partita i momenti in campania e sul suo ex allenatore. Poi le esperienze a Pescara e Ascoli in B, prima di tornare a casa, in Francia. Prima il Lorient e poi l'acquisto da parte dello Stade de Reims, squadra in cui ha militato fino a gennaio. Dopo quasi tre anni il ritorno in Italia per far vedere la sua crescita. A fine stagione si saprà altro sul suo futuro, intanto Gravillon ha messo il primo mattone in maglia Torino. 

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Credere nei propri mezzi e aspettare il momento. Andreaw Gravillon ha saputo attendere e contro il Lecce al Via del Mare è toccato a lui scendere in campo dal 1' con la maglia del Torino. Per lui non è l'esordio in Serie A, ci aveva già giocato col Benevento di Baroni, e qualche spezzone con i granata dal suo arrivo a gennaio. Dallo Stade de Reims dei record fino al Torino, un viaggio di ritorno verso l'Italia con la voglia di far vedere la sua crescita in questi anni in Francia. Imparare i dettami di Juric non è cosa semplice, ma il classe '98 si è messo sin da subito a disposizione e contro il Lecce ha avuto la sua occasione. 

Lecce-Torino, l'esordio di Gravillon

Non era facile entrare e incidere o quanto meno far vedere di essere presente con concentrazione e carattere. La prima volta da titolare col Torino e contro una squadra scorbutica soprattutto per la velocità dei suoi giocatori offensivi. Il risultato finale ha premiato i granata e la prova di Gravillon. Buona la prima. Si potrebbe racchiudere così la prova del centrale, schierato come braccetto al fianco di Schuurs

Tanta grinta e movimenti sempre corretti. Juric ne ha apprezzato la crescita in questi due mesi a Torino e prima della trasferta di Lecce non ha avuto dubbi su chi dovesse sostituire Djidji. Potrebbe essere la prima di tante da qui alla fine. La voglia del Torino è di valutarlo per il futuro, nonostante le cifre del riscatto siano fissate a 3.5 milioni. Non una cifra elevata, ma quanto basta per tenere in considerazione tanti aspetti. In campo senza paura, la prima lascia ben sperare e ora deve confermarsi a partire dalle prossime partite. 

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