Juric, conferenza Torino-Genoa: "Zapata titolare. Buongiorno era stressato"

Il tecnico granata, ex della sfida, ha presentato il match contro i rossoblù di Alberto Gilardino, neopromossi in A: le dichiarazioni
Juric, conferenza Torino-Genoa: "Zapata titolare. Buongiorno era stressato"© LAPRESSE

TORINO - "Il Genoa arriva da una gara solida, ha preso giocatori molto forti che si sono aggiunti a una rosa già solida e hanno vinto contro la Lazio facendo una buona partita. Possono giocare con moduli diversi, anche l'anno scorso facevano 3-5-2 o 4-3-3, e ci possiamo aspettare un po' di tutto". Lo ha detto Ivan Juric in conferenza stampa, alla vigilia della sfida contro i liguri: "Siamo molto concentrati sulla partita di domani, per fare una grande gara. Poi valuteremo tutte le altre cose, tattiche e non solo".

"A livello umano per me questa partita è una finale, voglio rivedere il mio Toro. Il gap con le altre? Mi auguro che sia diminuito, ma se vedo Atalanta e Fiorentina sono di un altro livello. Hanno una forza da prendere 3 o 4 giocatori da 30 milioni, ma ho fiducia nella mia squadra: voglio continuare a crescere e che i nuovi portino qualcosa di diverso. Non guardo gli altri, ma guardo i punti. Voglio farne più dell'anno scorso, vogliamo il massimo. E non dobbiamo ripetere Milano, perché altrimenti abbiamo sbagliato tutto", ha aggiunto il tecnico granata.

Su Buongiorno e Ilic

"Buongiorno? Era sotto stress, lo si vedeva anche in allenamento che era poco sereno. Già ieri era più concentrato, domani mi aspetto il solito vecchio Buongiorno. Abbiamo parlato molto io e lui, di tutte le cose. Ha preso una decisione non istintiva, ma ha valutato tutti i pro e i contro. Ha preso una decisione con cuore ma anche con tanto cervello: sente che questa squadra può crescere, ha rinunciato a un'offerta in una società superiore alla nostra. Non era solo istinto, ha dormito la notte e ha pensato a tutto. Secondo ha preso la decisione giusta per lui. Ilic? Deve alzare il livello, al momento è a un livello che non mi soddisfa. Ma ha talento, è veloce e ha tante doti, ma non è ancora dentro quella fame per ottenere il massimo dalla sua vita. Altri giocatori hanno una fame diversa: se Buongiorno non avesse avuto fame, oggi giocava ancora al Trapani", prosegue Juric.

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Gli investimenti

"La società ha fatto investimenti, sento la responsabilità? Non ci dormo la notte... (ride, ndr). Ha fatto investimenti, abbiamo anche ricreato soldi con le cessioni e sono stati reinvestiti sui giocatori che abbiamo oggi. Un allenatore non dorme, dico sul serio, e si preoccupa di come far giocare la squadra e di come sentirli. Sento una grande responsabilità, spero che questi investimenti fruttino e che diano soddisfazioni ai tifosi", aggiunge Juric, che parla anche di acquisti, cessioni e dei nuovi obiettivi...

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Il nuovo Torino

"Abbiamo perso Miranchuk e Singo, abbiamo il problema Djidji che si deve operare di nuovo. Si è visto a Milano che abbiamo patito. Sono arrivati giocatori a cui va tirato fuori il meglio: Soppy era fuori rosa e ha giocato poco, ma siamo convinti che abbia le caratteristiche giuste. Il russo non ha giocato molto, arriva anche per l'operazione di Djidji ma è giovane. Da Zapata ci aspettiamo quello degli anni passati, non quello degli ultimi due anni. Con queste componenti, se siamo al massimo siamo a posto; altrimenti siamo un po' meno. Sanabria è fuori, Zapata fa 45-50 minuti e non si pone il problema. Zapata ha portato entusiasmo, ne avevamo bisogno: ha avuto qualche infortunio, ma già ieri abbiamo percepito la sua volontà di far bene. Sono convinto che può darci una grossa mano. Abbiamo perso Miranchuk e ne abbiamo messo un altro di un altro tipo, quando staranno tutti bene possiamo anche mettere due attaccanti. Pellegri ha giocato poco nella vita e non è giudicabile, Sanabria e Zapata hanno fatto bene solo quando hanno giocato a una punta. Faremo le valutazioni, ma noi puntiamo molto su domani e siamo concentrati su questa partita. Poi si valuterà. Le nostre richieste erano alte, è stato un insieme di cose. Sono contento se lavoriamo come in questi due anni. Se abbassiamo il livello, non siamo buoni. Sono contento di lavorare con questi ragazzi, ma non devono stare in una comfort zone. Il mercato, per una squadra come il Toro, ci sono state uscite ma abbiamo fatto le cose giuste. Siamo felici che sia arrivato Zapata. Dal 1'? Gioca, gioca. Gioca dal primo minuto. Non è al massimo, ma abbiamo bisogno della sua volta e di gente così. Se non capita niente oggi, gioca finché dura", aggiunge Juric.

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"Col Milan il peggior Toro"

"L'altra sera è stata la peggiore tra Verona e Toro, negli ultimi quattro anni. Una squadra si costruisce durante gli allenamenti: siamo andati oltre le aspettative in questi due anni perché andavamo al massimo anche in allenamento. Dalla comfort zone di qualche anno fa, tutte le cose sommate anche per il mercato ci ha portati a fare una prestazione indecente. E ti fa riflettere su tanto. Già domani voglio un Toro diverso: possiamo anche perdere, non siamo una grandissima squadra, ma l'atteggiamento sui calci piazzati e le altre cose devono essere diverse. Spero che già domani sia il Toro, non quella roba dell'altro giorno. Ora pensiamo a questa partita, è una finale a livello umano per vedere chi sono i miei giocatori. Se ripetiamo la gara dell'altro giorno, dovremo riprendere delle decisioni. Ma adesso la tattica passa in secondo piano. È difficile dire che lottiamo per l'Europa... Al posto di chi? Noi dobbiamo fare una partita per volta: devi avere un obiettivo, ma la vedo dura fare ancora di più. Dobbiamo lavorare come pazzi e vedere dove possiamo arrivare. Le mie sensazioni le prendo come buon auspicio. Buongiorno che decide di rimanere, caz... va bene. Ho chiesto a Zapata di darci uno spessore umano sulle piccole cose, quelle cose per le quali abbiamo perso tanti punti. Deve dare una mano alla squadra", prosegue Juric.

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Gli infortunati

"In difesa? Siamo in tre... Giocano Schuurs, Buongiorno e Rodriguez. Lukic e Singo si sono operati di pube e sono andati bene. Ora abbiamo fatto valutazioni per Djidji e non è andata bene, dovrà operarsi di nuovo e starà fuori almeno due mesi. È una mancanza grossa. Qualcuno resterà fuori? Abbiamo fatto una cena due anni fa, percepivi che stavano bene dopo due salvezze all'ultimo: non percepivano vergogna. E questa cosa l'ho percepita anche dai miei, ci sarà chi non giocherà. Certe cose non vanno bene, spero che la comfort zone non succeda più. Evidentemente anche io ho permesso questa cosa qui", conclude Juric.

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"A livello umano per me questa partita è una finale, voglio rivedere il mio Toro. Il gap con le altre? Mi auguro che sia diminuito, ma se vedo Atalanta e Fiorentina sono di un altro livello. Hanno una forza da prendere 3 o 4 giocatori da 30 milioni, ma ho fiducia nella mia squadra: voglio continuare a crescere e che i nuovi portino qualcosa di diverso. Non guardo gli altri, ma guardo i punti. Voglio farne più dell'anno scorso, vogliamo il massimo. E non dobbiamo ripetere Milano, perché altrimenti abbiamo sbagliato tutto", ha aggiunto il tecnico granata.

Su Buongiorno e Ilic

"Buongiorno? Era sotto stress, lo si vedeva anche in allenamento che era poco sereno. Già ieri era più concentrato, domani mi aspetto il solito vecchio Buongiorno. Abbiamo parlato molto io e lui, di tutte le cose. Ha preso una decisione non istintiva, ma ha valutato tutti i pro e i contro. Ha preso una decisione con cuore ma anche con tanto cervello: sente che questa squadra può crescere, ha rinunciato a un'offerta in una società superiore alla nostra. Non era solo istinto, ha dormito la notte e ha pensato a tutto. Secondo ha preso la decisione giusta per lui. Ilic? Deve alzare il livello, al momento è a un livello che non mi soddisfa. Ma ha talento, è veloce e ha tante doti, ma non è ancora dentro quella fame per ottenere il massimo dalla sua vita. Altri giocatori hanno una fame diversa: se Buongiorno non avesse avuto fame, oggi giocava ancora al Trapani", prosegue Juric.

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"La società ha fatto investimenti, sento la responsabilità? Non ci dormo la notte... (ride, ndr). Ha fatto investimenti, abbiamo anche ricreato soldi con le cessioni e sono stati reinvestiti sui giocatori che abbiamo oggi. Un allenatore non dorme, dico sul serio, e si preoccupa di come far giocare la squadra e di come sentirli. Sento una grande responsabilità, spero che questi investimenti fruttino e che diano soddisfazioni ai tifosi", aggiunge Juric, che parla anche di acquisti, cessioni e dei nuovi obiettivi...

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