Toro, la protesta dei tifosi
I tifosi ne hanno, molto chiaramente, le scatole piene. Le scatole piene di questa presidenza, di questa gestione societaria, di questa mediocrità che non comincia sul prato, ma sul prato troppo spesso finisce per specchiarsi. Dai più, Cairo è accusato di aver considerato il Torino, in questi lustri di sostanziale grigiore tranne sporadiche risalite, come un mezzo e non un fine, senza un reale amore, senza una vera volontà di alzare la linea di galleggiamento (una questione allargata alla dimensione e alla gestione del club: non è da uno Zapata in più o in meno che si giudica in extremis un presidente, dopo 18 anni). Stasera, nei primi 15 minuti della partita col Sassuolo, il secondo anello della Maratona resterà di nuovo vuoto. Sarà steso uno striscione. Il succo: "Non ci meritate", dedicato a tutti con questa gerarchia (Cairo, i giocatori e Juric). I gruppi della Maratona, uniti, resteranno nell’antistadio. Poi l’ingresso sugli spalti, dopo un quarto d’ora: e si faranno sentire come sempre, quando torneranno a riempire la curva. Pronti poi a sostenere la squadra: purché vedano fame in campo, determinazione, lucidità. Come sempre, sarà il rendimento della squadra a fare la differenza nei contenuti, nei toni e nei decibel della reazione non solo in Maratona, ma anche negli altri settori.