TORINO - Di sicuro non è stato fortunato, nell'ultimo periodo. Già, perché l'infortunio ha complicato la prima parte dell'avventura di Brandon Soppy a Torino: la lesione di secondo grado ai muscoli ischiocrurali della coscia sinistra lo ha tenuto ai box dagli istanti successivi alla sfida contro il Verona del 2 ottobre fino alla convocazione contro il Monza. Ma il suo trasferimento non è avvenuto nelle migliori condizioni possibili, per un giocatore totalmente da rivitalizzare dopo un anno fatto di tante panchine e un lungo periodo in infermeria. In ritiro con l'Atalanta non ha lavorato col gruppo e al Filadelfia si è presentato soltanto agli sgoccioli del mercato estivo: le difficoltà, infatti, il Toro le aveva messe in preventivo. Diversamente, però, non sarebbe arrivato sotto la Mole: c'è stato bisogno che si sbloccasse la trattativa Zapata per agevolare il prestito con diritto di riscatto di Soppy, che adesso dovrà correre per conquistare spazio.
Soppy, la condizione fisica
Ivan Juric lo ha voluto per aumentare la competitività sulla fascia destra, ora presidiata benissimo da Bellanova, in netta crescita nelle ultime settimane. Il francese si gioca il posto con l'ex Inter, ma adesso il divario è enorme. E Brandon ha bisogno di lavorare tanto durante la sosta per accorciare un gap sempre più evidente. Ora l'esterno di proprietà dell'Atalanta sta bene: ha recuperato dall'infortunio e cerca una continuità sul piano fisico. Fondamentale per farlo sbocciare, discorso che a maggior ragione vale per un esterno, un ruolo in cui la freschezza atletica è tutto. Soppy approfitta della pausa per le nazionali per ricaricare le pile e per conoscere da vicino il modo di lavorare di Juric. A livello fisico, tecnico e tattico. Arriva da un anno con Gasperini, ma l’esperienza accumulata nella scorsa stagione è stata esigua. Il Toro dovrà rilanciarlo.