Pagina 2 | Buongiorno e il 2024, l’anno dell’Europa: gli obiettivi del centrale Toro

TORINO - L’anno che si è concluso è stato splendido, quello che è iniziato può diventare strepitoso: Alessandro Buongiorno ha prolungato il contratto con il Toro, ha conquistato Spalletti e la Nazionale ed è diventato uomo mercato. Ricordiamo che il centrale granata ha rifiutato l’Atalanta e adesso è entrato nel mirino anche di alcuni grandi club stranieri e italiani. Più di questo, in un solo colpo, non poteva chiedere. Anzi, sì: l’Europa con Toro. Ma c’è tempo per recuperare.

Già, l’Europa, il grande obiettivo del 2024: anche per questo è rimasto, vuole contribuire a far fare alla squadra del cuore il salto di qualità che i tifosi aspettano da anni. «Buongiorno - ha detto in più di una circostanza Juric - incarna alla perfezione lo spirito Toro ed è il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Tra le altre cose, è quello che sotto l’aspetto tecnico e tattico è migliorato più di tutti». Sino a diventare un punto di riferimento per tutta la squadra. Con le sue prestazioni sta anche facendo sentire meno la mancanza di Schuurs, l’olandese fermo in infermeria per tutta la stagione, dopo essersi rotto il crociato. Una perdita importante che faceva temere il peggio e, invece, Buongiorno si è preso carico della situazione ed ha blindato la retroguardia granata, mettendo a proprio agio i compagni di reparto.

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Buongiorno, nella sua testa c'è solo l'Europa con il Toro

Alessandro Buongiorno cresce partita dopo partita, gioca a testa alta e con grande autorevolezza. Anche contro l’Ucraina, nella partita decisiva per la qualificazione alla fase finale degli Europei di giugno, era stato uno dei migliori, come aveva sottolineato Spalletti. In quel match ha virtualmente staccato il biglietto per salire sul charter che porterà gli azzurri in Germania: e il suo valore salirà ulteriormente, a fine primavera. La sua intenzione è restare in granata, certo, ma sicuramente gli farà piacere entrare nel mirino di squadre che giocano in Champions League: «Il Toro è casa mia», ha sempre detto e ripetuto. Perché nella sua testa c’è solo l’Europa con i granata e la partita di questo pomeriggio contro il Napoli può chiarire molte cose. Non è ovviamente l’ultima spiaggia, ma di sicuro è una tappa importante per dare un significato forte a una stagione sin qui deludente. Al Toro, dunque, non resta che vincere e le possibilità ci sono tutte per, almeno, due motivi. Il primo è che il Napoli non sta attraversando un buon momento di forma e il secondo perché, oltre ad Osimhen, a Mazzarri mancano altri quattro titolari.

Alessandro Buongiorno, come al solito, darà la carica ai suoi. Lui e Rodriguez sono i capitani della squadra, i punti di riferimento, i giocatori che tutti ascoltano perché i due in campo danno l’esempio e fuori sono sempre pronti a incoraggiare chi è in difficoltà. Un giorno, Alessandro erediterà la fascia da Rodriguez perché, senza nulla togliere allo svizzero, il “vero” capitano del Toro è lui. Nessuno meglio di Buongiorno conosce i principi granata, la storia, la voglia di emergere e di tornare ai fasti di un tempo. E una vittoria contro il Napoli servirebbe per dare subito un senso forte al 2024, l’anno in cui Buongiorno vuole prendersi tutto: l’Europa con il Toro, l’Europa con la Nazionale e probabilmente la fascia da capitano, visto che oggi è ancora il vice.

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Buongiorno, nella sua testa c'è solo l'Europa con il Toro

Alessandro Buongiorno cresce partita dopo partita, gioca a testa alta e con grande autorevolezza. Anche contro l’Ucraina, nella partita decisiva per la qualificazione alla fase finale degli Europei di giugno, era stato uno dei migliori, come aveva sottolineato Spalletti. In quel match ha virtualmente staccato il biglietto per salire sul charter che porterà gli azzurri in Germania: e il suo valore salirà ulteriormente, a fine primavera. La sua intenzione è restare in granata, certo, ma sicuramente gli farà piacere entrare nel mirino di squadre che giocano in Champions League: «Il Toro è casa mia», ha sempre detto e ripetuto. Perché nella sua testa c’è solo l’Europa con i granata e la partita di questo pomeriggio contro il Napoli può chiarire molte cose. Non è ovviamente l’ultima spiaggia, ma di sicuro è una tappa importante per dare un significato forte a una stagione sin qui deludente. Al Toro, dunque, non resta che vincere e le possibilità ci sono tutte per, almeno, due motivi. Il primo è che il Napoli non sta attraversando un buon momento di forma e il secondo perché, oltre ad Osimhen, a Mazzarri mancano altri quattro titolari.

Alessandro Buongiorno, come al solito, darà la carica ai suoi. Lui e Rodriguez sono i capitani della squadra, i punti di riferimento, i giocatori che tutti ascoltano perché i due in campo danno l’esempio e fuori sono sempre pronti a incoraggiare chi è in difficoltà. Un giorno, Alessandro erediterà la fascia da Rodriguez perché, senza nulla togliere allo svizzero, il “vero” capitano del Toro è lui. Nessuno meglio di Buongiorno conosce i principi granata, la storia, la voglia di emergere e di tornare ai fasti di un tempo. E una vittoria contro il Napoli servirebbe per dare subito un senso forte al 2024, l’anno in cui Buongiorno vuole prendersi tutto: l’Europa con il Toro, l’Europa con la Nazionale e probabilmente la fascia da capitano, visto che oggi è ancora il vice.

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