Sazonov, occasione Toro: il gigante è pronto

Il georgiano è cresciuto molto con il lavoro al Filadelfia: adesso ha la possibilità di dimostrarlo

Alla partita contro la Salernitana, Saba Sazonov ha iniziato a pensare una settimana fa, quando era ancora nella pancia dell'Unipol Domus di Cagliari. O forse qualche minuto prima, quando l'arbitro ha sventolato in faccia ad Alessandro Buongiorno il giallo che gli avrebbe comunque fatto saltare la gara contro i campani, a prescindere dall'infortunio successivamente subito. Sapeva che la gara contro la squadra di Pippo Inzaghi l’avrebbe potuta vivere da protagonista dal primo minuto. E così sarà. Il georgiano non ha mai nascosto la voglia di giocare, di riuscire a ritagliarsi uno spazio in Serie A.

L'unica da titolare

L’unica volta che in questa stagione Ivan Juric lo aveva schierato dall’inizio era stata contro il Verona, il 2 ottobre, ma non era andata benissimo: dopo neanche mezz’ora il centrale era stato costretto a lasciare il campo a causa di un infortunio. Nelle settimane successive Sazonov è stato più che altro a guardare i compagni dalla panchina, riuscendo a ritagliarsi qualche spezzone nell’ultimo mese, come avvenuto proprio a Cagliari, dove è stato importante nei minuti finali, in cui la formazione sarda ha alzato il pressing alla ricerca del gol del pari, e addirittura decisivo, come nell’ultima mischia in area in cui ha allontanato un pallone che pericolosamente viaggiava nell’area piccola.

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La concorrenza

Non si è mai lamentato dello status di riserva, ha continuato a lavorare con serietà al Filadelfia per cercare di migliorare, adattarsi sempre di più ai nuovi meccanismi di squadra e imparare anche dai compagni più esperti. «Qui ci sono difensori forti, fortissimi. Questa concorrenza mi fa bene», spiegava. Oggi Sazonov sarà di nuovo in campo, al centro della difesa a tre del Torino. «Avrà la sua occasione», per dirla con le parole utilizzate ieri da Juric. «Ultimamente lo stavo inserendo sempre nei finali per fargli assaggiare il campo, contro la Salernitana toccherà a lui dall’inizio», ha poi aggiunto il tecnico.

L'occasione

Il numero 15 granata sa bene che sarà un’occasione importante per dimostrare a Juric, ma non solo, i progressi fatti in questi mesi di ambientamento al calcio italiano. E questa occasione la vuole sfruttare al massimo, anche perché ora è arrivato un giocatore come Matteo Lovato (che l’allenatore croato conosce bene, avendolo lanciato al Verona) ad aumentare la concorrenza. Restare davanti, nelle gerarchie, al neo compagno di squadra per Sazonov vorrebbe dire anche poter giocare con continuità fino a quando Buongiorno non si ristabilirà del tutto dall’infortunio alle spalla. Ecco spiegato perché la partita contro la Salernitana per il georgiano assume un’importanza ancora maggiore e perché scenderà in campo carico, con tutta la voglia di lasciare un’impronta positiva. Juric si fida di lui, ha visto i progressi fatti in questi mesi e ha scelto di lanciarlo e lo stesso vale per i compagni, mentre i tifosi sono curiosi di vederlo all’opera per più di qualche minuto: gli ingredienti per far sì che la partita contro la Salernitana diventi una di quelle da ricordare ci sono tutti. E per Sazonov sarebbe anche un bel modo per festeggiare i 22 anni che ha compiuto giovedì.

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Alla partita contro la Salernitana, Saba Sazonov ha iniziato a pensare una settimana fa, quando era ancora nella pancia dell'Unipol Domus di Cagliari. O forse qualche minuto prima, quando l'arbitro ha sventolato in faccia ad Alessandro Buongiorno il giallo che gli avrebbe comunque fatto saltare la gara contro i campani, a prescindere dall'infortunio successivamente subito. Sapeva che la gara contro la squadra di Pippo Inzaghi l’avrebbe potuta vivere da protagonista dal primo minuto. E così sarà. Il georgiano non ha mai nascosto la voglia di giocare, di riuscire a ritagliarsi uno spazio in Serie A.

L'unica da titolare

L’unica volta che in questa stagione Ivan Juric lo aveva schierato dall’inizio era stata contro il Verona, il 2 ottobre, ma non era andata benissimo: dopo neanche mezz’ora il centrale era stato costretto a lasciare il campo a causa di un infortunio. Nelle settimane successive Sazonov è stato più che altro a guardare i compagni dalla panchina, riuscendo a ritagliarsi qualche spezzone nell’ultimo mese, come avvenuto proprio a Cagliari, dove è stato importante nei minuti finali, in cui la formazione sarda ha alzato il pressing alla ricerca del gol del pari, e addirittura decisivo, come nell’ultima mischia in area in cui ha allontanato un pallone che pericolosamente viaggiava nell’area piccola.

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