Il Toro vuole l’Europa. I granata battono il Lecce e si portano in 9ª posizione a quota 36 punti. Un successo firmato Bellanova e Zapata e che vale come lasciapassare per la scalata che ha ora in serbo il calendario. Juric è infatti chiamato ad affrontare un durissimo itinerario che partirà dallo Stadio Grande Torino, dove ospiterà la Lazio di Sarri, passando per l’Olimpico di Roma dove lo attende De Rossi, scontrandosi infine con la Fiorentina in casa e con il Napoli al Maradona. I salentini - ancora a secco di vittorie in trasferta - rimediano l'11ª sconfitta in campionato e restano fermi a 24 punti in classifica.
Torino-Lecce, la partita
Gli uomini di Juric si assicurano da subito il possesso palla, propongono con Ilic in cabina di regia e Pellegri e Zapata - scortato da Baschirotto - a tentare l’incursione. Tuttavia, dopo oltre mezz’ora di gioco i granata non tirano mai in porta e restano la stessa formazione disarmata che ha realizzato meno conclusioni in Serie A. Una condizione che rischia di compromettere il sogno Europa e il futuro dello stesso Juric. Non basta lo squillo di Vlasic da fuori da fuori area: all’intervallo il parziale resta 0-0.
Nella ripresa, il Toro rinnova però le proprie ambizioni e dà tutto un altro ritmo alla gara. Al 49’, i padroni di casa costruiscono una bella azione al limite trasformata in vantaggio da Bellanova (primo gol in campionato), che con un gran destro da posizione angolata batte Falcone. Ci prova anche il Lecce, che approfittando di una disattenzione della difesa cerca il pareggio con Kaba. Pochi minuti dopo, i salentini restano in 10 per il doppio giallo di Pongracic. Al 70', il portiere ospite sorprende tutti negando a Sanabria - subentrato a Pellegri - il raddoppio di testa respingendo a due passi dall'avversario. Raddoppio che arriva però all'80' con il colpo di testa vincente di Zapata su calcio d'angolo. 2-0 al triplice fischio.