Buffon, le scelte e la carriera di un campione
La scelta di smettere chiude, dunque, ventotto anni (!) di carriera da professionista, 932 partite da professionista, 29 trofei, fra cui spicca la Coppa del Mondo alzata a Berlino nel 2006, due mesi prima di iniziare il campionato di Serie B con la maglia della Juventus, dimostrando plasticamente cosa significhi essere veramente grandi. Anche quella non fu una scelta semplice, d’altronde quell’estate facile non lo era stata mai, iniziata con l’inferno delle accuse (poi evaporate) per scommesse, culminata vincendo il Mondiale da migliore attore protagonista, finita a Rimini per amore di un club e di un’idea. La somma delle scelte di uomo, anche del portiere più forte di tutti i tempi, dovrebbe fornirne un bilancio piuttosto attendibile della sua vita e la scelta che sta prendendo Gigi è di quelle che possono valere una plusvalenza importante (e assolutamente reale, non si allarmi Chiné). Anche perché se, come ormai sembra deciso, Buffon si dovesse ritirare, lo farebbe con la certezza che nessuno potrà mai eguagliarlo, perché quando si afferma che è il più grande di tutti i tempi non ci si deve neanche attorcigliare nelle disquisizioni tecniche sul fatto che tizio fosse più reattivo o sempronio migliore nelle uscite.