Reichart: "Alcuni club dicono no alla Superlega poi però mi telefonano..."

Il Ceo di A22 ha parlato del progetto e degli scenari futuri della nuova competizione: tutti i dettagli

"Alcuni dei club che oggi dicono 'no' mi hanno chiamato per spiegarsi: 'Diciamo no, però siamo qui'". Così Bernd Reichart, Ceo di A22 Sports, tornando sulla sentenza della Corte di Giustizia dell'Ue e sul conseguente 'no' ribadito da molti club europei alla Superlega. Secondo Reichart, intervistato da Cadena Cope, "il calcio di oggi non è né innamorato né leale fino in fondo al monopolio. Oggi molti club hanno fatto dichiarazioni in cui continuiamo a vedere il braccio lungo di un monopolio che dura da 70 anni. Dubitiamo che la Uefa faccia pressione sui club? Date loro tempo e lasciateci convincere i club. Lo faremo, convinceremo i migliori club d'Europa", dice ancora Reichart.

Chi parteciperà alla Superlega

"Oggi -aggiunge- ho parlato con molti club, ma non abbiamo cercato di negoziare per concludere accordi. Inizia un'altra era di dialogo e a un certo punto comunicheremo i club che costituiranno la Superlega. Non faremo forzature per costringere i club a dire oggi 'io sono qui'. Non siamo qui per creare muri. Questo è per unire, non per dividere".

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Sulla piattaforma streaming

Sull'annuncio relativo alla piattaforma streaming che dovrebbe trasmettere gratis le partite della Superlega, Reichart afferma: "Offriremo il miglior calcio del mondo in modo completamente gratuito. Il miglior calcio del mondo ha la capacità di raggiungere miliardi di tifosi in tutto il mondo. E ha la possibilità di essere rifinanziato principalmente dalla pubblicità. Siamo in grado di ricavare più di 3 miliardi di euro all'anno in pubblicità". E ancora: "I soldi dei sauditi non sono dietro la Superlega. Abbiamo parlato con investitori provenienti da Europa e Stati Uniti. Posso garantire i soldi con un fondo di investimento americano. È già garantito".

"Superlega gratis per sempre"

"Non abbiamo dubbi sul fatto che abbiamo l'investimento e la capacità per creare una piattaforma di streaming per offrire il miglior calcio in diretta e gratuitamente. Siamo sicuri dell'affidabilità di questo modello", sottolinea. "L'idea è che sarà sempre gratuito. Sempre. Quello che potrebbe esserci è un abbonamento premium per il tifoso più pazzo. Perdiamo molti tifosi perché il calcio è proibitivo per molti".

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Le differenze con la Champions

Agli scettici secondo cui squadre emergenti come il Girona non troveranno spazio nella nuova competizione, Reichart risponde: "La nostra Superlega è molto meglio per il Girona. Molti club lamentano che il premio per l'accesso alla Champions League è avvelenato. Arrivi, perdi le partite e in tre mesi torni a casa. Non hai tempo per affermarti a livello europeo. Il Villarreal è stato semifinalista in Champions League e l'anno prossimo sarà già fuori".

Su Eca e Uefa

Il ceo di A22 Sports ne ha anche per l'associazione europea dei club: "Eca e Uefa sono la stessa cosa. L'Eca proibisce a qualsiasi membro di portare la Uefa in tribunale. Se difendi i tuoi diritti vieni immediatamente espulso. Non c'è libertà, non lasciatevi ingannare. La Uefa - rincara la dose Reichart - è il giudice, il pubblico ministero, la polizia, il monopolio commerciale. Vogliamo che i club gestiscano la loro competizione come accade in tutte le competizioni. Se ciò accade, i club potranno negoziare con la Uefa o dire che gli piace l'attuale Champions League, anche se non ci credo".

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Pressioni Uefa e pubblicità aperta

"L'obiettivo è quello di avere 64 club. Pressioni dalla Uefa? Come sempre. I club lamentano pressioni subite. Ci sono evidenze di quanto accaduto. Come garantiamo la trasmissione dei match gratuitamente? Grazie alla pubblicità aperta, per mezzo di una piattaforma semplice, accessibile, conveniente e gratuita", le parole di Reichart al Chiringuito. 

L'Atletico, l'indennizzo e il Reichart tifoso

"L'Atletico Madrid farà parte della Superlega? È stato invitato a partecipare. Chi rinuncia deve pagare un indennizzo importante? Il contratto privato che hanno sottoscritto i club che fanno parte della Superlega non è qualcosa che mi riguarda. Che squadra tifo? In Germania tifo il Borussia Moenchengladbach. E in Spagna? Il Real Madrid...", conclude Reichart.

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"Alcuni dei club che oggi dicono 'no' mi hanno chiamato per spiegarsi: 'Diciamo no, però siamo qui'". Così Bernd Reichart, Ceo di A22 Sports, tornando sulla sentenza della Corte di Giustizia dell'Ue e sul conseguente 'no' ribadito da molti club europei alla Superlega. Secondo Reichart, intervistato da Cadena Cope, "il calcio di oggi non è né innamorato né leale fino in fondo al monopolio. Oggi molti club hanno fatto dichiarazioni in cui continuiamo a vedere il braccio lungo di un monopolio che dura da 70 anni. Dubitiamo che la Uefa faccia pressione sui club? Date loro tempo e lasciateci convincere i club. Lo faremo, convinceremo i migliori club d'Europa", dice ancora Reichart.

Chi parteciperà alla Superlega

"Oggi -aggiunge- ho parlato con molti club, ma non abbiamo cercato di negoziare per concludere accordi. Inizia un'altra era di dialogo e a un certo punto comunicheremo i club che costituiranno la Superlega. Non faremo forzature per costringere i club a dire oggi 'io sono qui'. Non siamo qui per creare muri. Questo è per unire, non per dividere".

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