Un torneo da protagonisti. L’Italia del ct Ferdinando De Giorgi è giunta fino a Roma, al fondo del percorso e può guardare con soddisfazione a quanto fatto. Ci sono state conferme, ci sono stati ingressi di giovani promettenti, ci sono stati momenti difficili, ma anche la forza per reagire e superarli.
Questa è la forza del gruppo, questa è l’arma in più che ha permesso di imporsi anche nel mondo. ognuno di questi quattordici giocatori ha compiuto un nuovo promettente cammino. A guidarli Ferdianndo De Giorgi, l’artefice di “Noi, Italia”. Molto di più di uno slogan.
Ferdinando De Giorgi 9.5
È l’uomo che ha creato il gruppo e che continua a dare sicurezze e disponibilità ai suoi ragazzi. Il momento di Fefè è il time-out. Molto è l’impegno per infondere tranquillità nel gruppo quando qualcosa non funziona. L’altra dote è il coraggio calcolato: La capacità di scegliere il momento giusto in cui mandare in campo i più giovani.
Simone Giannelli 9
Giovane ma veterano. Però con qualcosa in più, mertito di questi ultimi anni in Naizonale. Argento olimpico giovanissimo, con il ciclo di Fefè De Giorgi ha trovato la piena consacrazione nel suo ruolo di leader. Oggi gli basta un gesto per dare un segnale a tutto il gruppo. E quando si trasforma in schiacciatore trascina tutto il gruppo.Con questi arti magiche trascina il gruppo in una nuovoa dimensione di gioco.
Alessandro Michieletto 9
Il golden boy della Nazionale azzurra è lui. Figlio d’arte, cresciuto come libero perché da bambino era piccolino, ora svetta un po’ ovunque. Quando è in serata sì dà sostnza al gioco e sicurezze a tutti i compagni. In questo Europeo ci sono state anche fasi di appannamento, masi è ripreso subito. Nonostante la giovane età, è un’architrave su cui tutto il gioco si appoggia e fluisce.