La suggestione Motta, la concretezza delle sterline: Rabiot e Juve al bivio

Inevitabile che nell’agenda del direttore tecnico Cristiano Giuntoli la questione legata al contratto del francese abbia la priorità, anche a livello cronologico, per diverse ragioni

Ci sono un’italiana, un francese e un’inglese. Non è una barzelletta, ma l’intrigo che racchiude Juventus, Rabiot e Manchester United. Ma andiamo per ordine, partendo dal transalpino. Nonostante il suo soprannome, che peraltro gli piace moltissimo, sia Cavallo Pazzo, Adrien è un ragazzo molto preciso. Di quelli che non lascia nulla al caso e, se può, cerca di prevenire tutti gli imprevisti che potenzialmente possono presentarsi a intralciare la sua galoppata nel futuro.

Giuntoli, priorità Rabiot

Premessa doverosa per inquadrare la sua situazione, magmatica come la passata stagione, del resto. Perché dopo l’inaspettato rinnovo per un sola stagione, quella che sta per chiudersi, ecco che il nodo Rabiot si ripropone. Inevitabile che nell’agenda del direttore tecnico Cristiano Giuntoli la questione abbia la priorità, anche a livello cronologico, per diverse ragioni. In primis, ovviamente, perchè come dicevamo è in scadenza di contratto con la fine del prossimo mese, ma non solo. La mediana è uno dei reparti a cui, più di altri, bisognerà metter mano per rinforzarlo dal punto di vista sia quantitativo e sia qualitativo. E per farlo in maniera lungimirante e strategica, occorre sapere se poter contare ancora oppure no sul transalpino.

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Juve, rinnovo Rabiot: le opzioni

L’appuntamento con la signora Veronique, mamma del giocatore nonchè sua agente, è atteso nella seconda metà di questo mese di maggio, quando la Juventus si suppone avrà saputo mettere al sicuro la partecipazione alla prossima Champions e alzato o meno il trofeo della Coppa Italia. Ma questo secondo aspetto è e sarà marginale rispetto al discorso che verrà intavolato tra la società bianconera e il calciatore. Al momento non si può escludere nessun tipo di scenario.

Dunque rinnovo ancora per una sola stagione, che consentirebbe a entrambi di impegnarsi a stretto giro di posta per poi rivalutare il tutto, oppure un biennale con opzione per il terzo che permetterebbe al club eventualmente di andare a incassare danaro qualora si decidesse di sciogliere il rapporto dopo il prossimo campionato. Sarà dunque una trattativa non facile sia per la varietà delle opzioni tra le quali scegliere sia per il peso dell’ingaggio. Uno degli obiettivi di Giuntoli è quello di abbassare il monte ingaggi e lo stipendio di Rabiot è uno dei più pesanti, con 7 milioni, anche se grazie ai benefici del decreto crescita potrebbe continuare a incidere meno.

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Juventus-Rabiot: decisione entro...

L’altra variabile che contribuisce ad aumentare il coefficiente di difficoltà della trattativa sarà il fattore tempo. Il giocatore, in un’intervista non datata in Francia, ha fatto sapere che la sua volontà sarà quella di conoscere il proprio futuro prima di iniziare l’avventura dell’Europeo con la Francia. Dunque, presumendo che il raduno dei Bleus comincerà i primi di giugno, ecco che l’accordo si dovrà trovare nel giro di un paio di settimane. Insomma, subito un Gran Premio della montagna da affrontare e scalare per il calciomercato bianconero.

Ma se la Juve sarà aperta a imbastire un nuovo contratto senza avere preclusioni o particolari preferenze sulla durata, dall’altra parte ci sarà un Rabiot che per prendere una decisione sul prolungare o no vorrà partire da una certezza: il nome dell’allenatore. Dal management del calciatore, infatti, si intuisce che Rabiot non sposerà alcun progetto senza sapere chi lo allenerà. In teoria un non problema, visto ciò che si sta delineando all’orizzonte ma dobbiamo tornare all’inizio dell’articolo, in cui si sottolineava quanto fosse preciso il ragazzo.

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Rabiot e il futuro allenatore della Juve

Qualora rimanesse Allegri il gradimento non sarebbe un problema visto il feeling che esiste tra i due. Alcun dubbio di sorta anche qualora al posto di Mister Max dovesse arrivare Thiago Motta. Con l’attuale tecnico del Bologna ha giocato per un lustro nel Paris Saint Germain e il suo modulo che utilizza nel Bologna, il 4-2-3-1, è lo stesso con cui Rabiot viene utilizzato con la maglia della Francia. Un modulo che tra l’altro permette al transalpino di sfruttare le sue doti di incontrista e ruba palloni visto che verrebbe utilizzato come una delle due pedine posizionate davanti alla difesa.

Ma su Thiago Motta non c’è solo la Juventus visto che il Bologna non ha perso la speranza di trattenerlo e il Chelsea potrebbe strappare il sì all’italobrasiliano con una maxi offerta. Rabiot, come detto, non ama le sorprese. Dunque quando Giuntoli si siederà a parlare con madame Veronique dovrà farlo con il nome dell’allenatore già certo, altrimenti si tratterebbe di un vertice interlocutorio. Con i rischi del caso.

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Rabiot, Manchester United alla finestra

Poichè su Rabiot, di fatto a parametro zero, come si sa non c’è soltanto la Juventus. In Premier il suo nome circola almeno da un paio di stagioni per stare stretti e non è un mistero il fatto che il Manchester United sia tra i più sensibili all’argomento. La novità è legata agli ultimi rumors da Oltremanica tornati più che mai insistenti proprio con il club biancorosso pronto a far diventare concreto un inseguimento iniziato da tempo e che ora potrebbe diventare realtà senza spendere un euro o meglio, una sterlina, per avere il cartellino.

Il fatto di non aver ancora intascato la qualificazione Champions complica quindi il mercato che, si sa, quando si può giocare d’anticipo diventa meno difficile. Ma purtroppo la frenatona del girone di ritorno della squadra di Allegri non ha avuto riverberi soltanto sul morale della tifoseria ma anche sul lavoro legato alle trattative. E la questione Rabiot ne è la prova più piena.

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Ci sono un’italiana, un francese e un’inglese. Non è una barzelletta, ma l’intrigo che racchiude Juventus, Rabiot e Manchester United. Ma andiamo per ordine, partendo dal transalpino. Nonostante il suo soprannome, che peraltro gli piace moltissimo, sia Cavallo Pazzo, Adrien è un ragazzo molto preciso. Di quelli che non lascia nulla al caso e, se può, cerca di prevenire tutti gli imprevisti che potenzialmente possono presentarsi a intralciare la sua galoppata nel futuro.

Giuntoli, priorità Rabiot

Premessa doverosa per inquadrare la sua situazione, magmatica come la passata stagione, del resto. Perché dopo l’inaspettato rinnovo per un sola stagione, quella che sta per chiudersi, ecco che il nodo Rabiot si ripropone. Inevitabile che nell’agenda del direttore tecnico Cristiano Giuntoli la questione abbia la priorità, anche a livello cronologico, per diverse ragioni. In primis, ovviamente, perchè come dicevamo è in scadenza di contratto con la fine del prossimo mese, ma non solo. La mediana è uno dei reparti a cui, più di altri, bisognerà metter mano per rinforzarlo dal punto di vista sia quantitativo e sia qualitativo. E per farlo in maniera lungimirante e strategica, occorre sapere se poter contare ancora oppure no sul transalpino.

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