Ciò su cui Zidane è sempre stato chiaro è che da allenatore voleva fare ciò che gli piaceva da giocatore: "Mi è sempre piaciuto il gioco. Mi è sempre piaciuto giocare. Li ho sempre allenati con la palla, non correvano in giro per il campo. Sì, è importante correre, ma con la palla". Il divertimento è fondamentale, ma è legato al massimo impegno e rigore: "Fare l'allenatore è un altro lavoro, devi arrivare in fretta. Se serve più tempo? Sì, assolutamente. Su questo siamo d'accordo. Da giocatore ti alleni e esci di casa. Come allenatore c'è una sessione di video, devi preoccuparti di tutti. Se uno non è contento magari devi invitarlo a mangiare. Devi affrontare tutto questo".
Zidane, cosa fa oggi e il ritorno in panchina
Il francese confessa a Parker che ultimamente ha giocato molto a padel e che possiede alcuni complessi chiamati Z5. Nella sua mente ha l’idea di costruirne altri. Per Zidane è fondamentale continuare a fare sport e poter così mantenersi in forma. "Mi piace molto giocare con i miei figli", conferma Zinedine , il cui figlio Theo è stato convocato in casa per l'ultima partita di Champions League contro il Napoli. L'idea di tornare in panchina è ancora nella sua testa, anche se non dà più indizi su possibili destinazioni o date.