Juve Women, questione stadio
Spinosa resta la questione legata al campo in cui giocare: "Sono state pubblicate le licenze nazionali, e quindi i regolamenti per gli impianti di gioco: un paio di regole ci mettono in difficoltà col campo di Vinovo (illuminazione per le tv e in parte il manto erboso), poi c'è una questione di capienza. Avere un mini stadio è un progetto aperto ma con tempi lunghi: ci sono valutazioni in corso, andrebbe trovata una sede. Poi c'è quello di Alessandria, ma si rischierebbe un sovraffollamento: le Women si unirebbero alla Next Gen e all'Alessandria stessa. C'è una soluzione in Piemonte, che è Biella, ci hanno proposto di fare un sopralluogo e vedremo. E' brutto andare via da Torino ma non ci sono alternative: la situazione degli impianti sportivi in Italia non la scopro io oggi. Poi noi ci alleniamo sull'erba naturale ma giochiamo sul sintetico, e molte calciatrici straniere non amano questa soluzione. L'Allianz Stadium o la Continassa una possibilità? Per quanto riguarda la Continassa, lì non c'è un campo omologato, rappresenterebbe una soluzione costosa e ci andremmo a intersecare con gli orari della prima squadra maschile. Per l'Allianz c'è un discorso di manto erboso da preservare, potrebbe esserci una gara una tantum, ma è una soluzione difficile. Giocare lì è stato bello: entrare nel tempio del club, essere protagoniste lì, dà credibilità al progetto. Ci ha fatto piacere, ci ha permesso di farci conoscere da tante persone che secondo me hanno anche superato alcuni pregiudizi sul gioco. Lo abbiamo fatto per primi nel 2019 con 41.000 persone, tanti poi hanno preso l'idea".
La Juve Women che verrà
Brsghin si è soffermato anche sui temi riguardanti la rosa. Il rinnovo di Rosucci dopo l'infortunio, il contratto da professionista per Beccari e un nuovo ciclo che sta per aprirsi: "Per costruire un progetto si parte dalle persone prima ancora che dalle calciatrici. Le calciatrici forti ti fanno vincere le partite, ma le persone di spessore ti portano a vincere i campionati. Nel nostro piccolo ognuno ha chiaro il proprio ruolo, svolgendo il proprio compito in autonomia e con voglia: il calcio viene dopo. Rosucci? Rinnovo di riconoscenza, per farle capire che è fondamentale per il nostro club, quando gioca ma anche quando non gioca. Quando ci si comporta con lealtà e amore per la società è giusto essere ripagati: spesso nel calcio femminile non si fanno i fatti, un rinnovo dopo un infortunio così grave è un fatto. Primo contratto da professionista per Beccari? Lei è forte, giusto che appena possibile abbia avuto un contratto professionistico: le nostre ragazze italiane stanno diventando di spessore, c'è il rischio concreto che vadano all'estero. Beccari, come altre calciatrici, è il nostro futuro. La Juve 2.0 c'è già, cresce, ragionevolmente con questa stagione si chiude un ciclo, si ripartirà con uno nuovo. La mia juventinità? Son qua da 12 anni, con vari incarichi. Io amo il pallone, e qua c'è tutto per lavorare: valori e strumenti, è il massimo. Sono stato un pessimo calciatore, arrivo dalla seconda categoria e so apprezzare quanto trovo qui, e so che me lo devo meritare".