Pagina 2 | Szczesny, il futuro con la Juve, i 2 possibili eredi: la situazione aggiornata

Domani contro l’Inter lascerà il posto a Mattia Perin, come da tradizione di Coppa Italia, ma il posto di portiere titolare della Juventus Wojciech Szczesny non sembra avere intenzione di lasciarlo ancora per un bel po’. Almeno fino al 30 giugno 2024, data di scadenza del suo contratto, e forse oltre, vista l’opzione di rinnovo di un anno. Di certo anche contro il Verona ha dato prova di essere perfetto per occuparlo, quel posto, con una classica prestazione da portiere di grande squadra: inoperoso per quasi tutta la partita, ma pronto all’83’ per deviare un sinistro velenoso di Terracciano, salvando vittoria e 13° clean sheet nelle sue 20 presenze in campionato. Intervento peraltro ridimensionato nel dopopartita - «A me sembrava facile...» - quando ha ribadito le sue intenzioni: «Non mi vedo in un altro posto, sono felice qua. Essere alla Juventus mi stimola e non credo giocherò in un altro club importante».

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La Juve e i possibili eredi di Szczesny

Rendimento, contratto e dichiarazioni alla mano, la presenza del trentaduenne polacco tra i pali bianconeri nella prossima stagione sembra una certezza. Poche cose sono certe, però, nel futuro di un calciatore. Meno ancora in una situazione piena di incognite come quella della società bianconera, che nella prossima stagione potrebbe giocare in Champions League come essere fuori dall’Europa. In ogni caso abbassare il monte ingaggi sarà un obiettivo e lo stipendio di Szczesny, 13 milioni lordi, è uno dei più pesanti. In più i 12 milioni pagati nel 2017 alla Roma per il suo cartellino sono ammortizzati e dunque l’incasso da una cessione costituirebbe quasi per intero una plusvalenza. Poi però Szczesny andrebbe sostituito. La Juventus si muove, anche in chiave futura, e ha individuato due possibili eredi: Marco Carnesecchi della Cremonese (ma di proprietà dell’Atalanta) è in cima alla lista, seguito da Guglielmo Vicario dell’Empoli. Hanno grandi qualità ma il salto dalla medio-bassa classifica alla Juve, per giunta in un ruolo delicato come quello del portiere, è complicato (l’ultimo ad averlo compiuto è stato Stefano Tacconi nel 1983). Perin sta dispuntando un’ottima annata e sarebbe un secondo in grado fare il titolare qualora un eventuale giovane nuovo “numero 1” passasse un momento difficile, ma privarsi di Szczesny sarebbe comunque un rischio.

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Juventus, Szczesny è un leader dello spogliatoio

Non solo in campo, ma anche nello spogliatoio. Il polacco è un leader e lo è con serenità e leggerezza: «Sono uno che non si arrabbia tanto in campo, mi serve equilibrio», ha spiegato sabato sera. In una Juve sempre più giovane e in un periodo burrascoso, una guida come lui è preziosa. «Nella classifica che guardo io abbiamo 9 punti più dell’Inter e 7 più della Lazio (oggi 4 dopo la vittoria biancoceleste a Monza di ieri, ndr) - ha detto rivendicando quanto ottenuto attraverso i risultati - Ma siamo sulla strada giusta per arrivare in Champions anche con il -15 15», ha poi attizzato la voglia di rivalsa che sembra spingere la Juve. Juve che non ha mancato di mettere in riga: «Negli ultimi 10 minuti abbiamo avuto un atteggiamento poco responsabile. Però abbiamo cominciato bene un mese importante: il 18 c’è anche il mio compleanno, spero in un regalo in ritardo», ha sorriso riferendosi al Collegio di garanzia dello sport che il 19 dopo potrebbe cancellare il -15. La sua leadership è una ragione in più per cui Massimiliano Allegri, che al suo ritorno scelse la sua conferma rinunciando a un tentativo per lo svincolato Donnarumma, difficilmente si priverà di lui prima del tempo. Anzi, il problema dell’ingaggio potrebbe anche essere risolto anticipando l’opzione del rinnovo e spalmando un po’ la cifra. Poi dalla Premier può sempre arrivare l’offerta che destabilizza, ma la presa di Szczesny sulla Juve oggi è salda come sulla palla.

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La Juve e i possibili eredi di Szczesny

Rendimento, contratto e dichiarazioni alla mano, la presenza del trentaduenne polacco tra i pali bianconeri nella prossima stagione sembra una certezza. Poche cose sono certe, però, nel futuro di un calciatore. Meno ancora in una situazione piena di incognite come quella della società bianconera, che nella prossima stagione potrebbe giocare in Champions League come essere fuori dall’Europa. In ogni caso abbassare il monte ingaggi sarà un obiettivo e lo stipendio di Szczesny, 13 milioni lordi, è uno dei più pesanti. In più i 12 milioni pagati nel 2017 alla Roma per il suo cartellino sono ammortizzati e dunque l’incasso da una cessione costituirebbe quasi per intero una plusvalenza. Poi però Szczesny andrebbe sostituito. La Juventus si muove, anche in chiave futura, e ha individuato due possibili eredi: Marco Carnesecchi della Cremonese (ma di proprietà dell’Atalanta) è in cima alla lista, seguito da Guglielmo Vicario dell’Empoli. Hanno grandi qualità ma il salto dalla medio-bassa classifica alla Juve, per giunta in un ruolo delicato come quello del portiere, è complicato (l’ultimo ad averlo compiuto è stato Stefano Tacconi nel 1983). Perin sta dispuntando un’ottima annata e sarebbe un secondo in grado fare il titolare qualora un eventuale giovane nuovo “numero 1” passasse un momento difficile, ma privarsi di Szczesny sarebbe comunque un rischio.

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