Mbappé, guerra aperta con Al-Khelaifi: il rinnovo è lontanissimo

Il fuoriclasse francese è in attesa di riscuotere il 'premio fedeltà', ma non attiverà il rinnovo automatico per una stagione: i dettagli

Centro sportivo nuovo, sensazioni vecchie. Almeno per quanto riguarda Kylian Mbappé, ormai rientrato a pieno regime agli allenamenti del Paris Saint Germain nel complesso nuovo di zecca di Poissy, dove ha iniziato gli addestramenti sotto il polso di ferro di un Luis Enrique al quale gli attriti tra l’attaccante e la società importano davvero zero.

Anzi. Il tecnico asturiano è fortemente intenzionato a conservare il capocannoniere dei Mondiali, consapevole del fatto che senza di lui la conquista della Champions League resterebbe praticamente una chimera. Apparso molto sorridente durante i test svolti tra lunedì e ieri, lungo i quali è stato quasi sempre affianco ad Achraf Hakimi, l’unico vero amico sul quale può contare nella rosa del club parigino, Mbappé sta applicando una strategia calma ma decisa nella sua spinosa battaglia contro Nasser Al-Khelaifi, presidente e padrone che lo ha praticamente costretto a rinnovare entro fine mese o a trovare una soluzione che possa portare a una sua vendita dopo un esborso importante.

“Il Psg è una galera, ricatta i giocatori. Una volta Al Khelaifi disse…”

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Mbappé-Psg, il 'premio fedeltà' e il rinnovo 'automatico'

Come se nulla fosse, da due giorni il figlio prodigo della Francia e di Parigi è tornato sulla scena del crimine col sorriso sulle labbra e in attesa di riscuotere la metà del ‘premio fedeltà’ che gli spetta per contratto, ossia 40 degli 80 milioni che il Psg si è impegnato a elargire allo scattare del secondo anno di rinnovo. Lo stesso giorno in cui il bonifico in questione partirà, è anche quello nel quale scade l’opzione dell’attaccante di attivare il terzo anno di rinnovo, qualcosa che però lo stesso Mbappé ha tenuto a precisare pubblicamente che non accadrà

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Psg in Giappone, che fare con Mbappé?

Il tutto mentre la squadra inizia a preparare le valigie per la partenza prevista sabato per il Giappone, dove il Psg svolgerà una tournée di circa 10 giorni alla fine della quale sfiderà l’Inter a Tokyo. Per il momento, la valigia di Mbappé è quasi pronta e, data l’assenza di Lionel Messi e le precarie condizioni fisiche di Neymar, con il quale il francese è stato beccato a scambiare battute divertenti dando prova di una certa intesa, non è contemplata una tournée asiatica senza la vera stella della squadra. Oggigiorno Mbappé è il Psg, e questo lo sa bene anche Al-Khelaifi, che ieri è stato a colloquio con la squadra e ha lanciato un messaggio diretto a tutti, ma con l’attaccante come primo bersaglio: «Il club è più grande di chiunque si trovi qui. Anche di me. Spero che tutti diate il 200% in allenamento». Una dichiarazione diretta e per niente velata all’attaccante, che però ha il coltello dalla parte del manico. Anzi, ha le braccia conserte come quando festeggia alcuni gol, come a voler dire che lui non aprirà a nessuno scenario intermedio possibile. Del resto, 40 milioni più altri 40 da incassare più avanti, sono una scusa più che plausibile per fare la guerra a chi ha deciso di offrirteli dopo un rinnovo per il quale si era dovuto scomodare persino il presidente Emmanuel Macron...

Psg in Giappone, e Mbappé? settimana decisiva a Parigi e Real sullo sfondo

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Centro sportivo nuovo, sensazioni vecchie. Almeno per quanto riguarda Kylian Mbappé, ormai rientrato a pieno regime agli allenamenti del Paris Saint Germain nel complesso nuovo di zecca di Poissy, dove ha iniziato gli addestramenti sotto il polso di ferro di un Luis Enrique al quale gli attriti tra l’attaccante e la società importano davvero zero.

Anzi. Il tecnico asturiano è fortemente intenzionato a conservare il capocannoniere dei Mondiali, consapevole del fatto che senza di lui la conquista della Champions League resterebbe praticamente una chimera. Apparso molto sorridente durante i test svolti tra lunedì e ieri, lungo i quali è stato quasi sempre affianco ad Achraf Hakimi, l’unico vero amico sul quale può contare nella rosa del club parigino, Mbappé sta applicando una strategia calma ma decisa nella sua spinosa battaglia contro Nasser Al-Khelaifi, presidente e padrone che lo ha praticamente costretto a rinnovare entro fine mese o a trovare una soluzione che possa portare a una sua vendita dopo un esborso importante.

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