Asllani e Soucek osservati speciali dell'Inter: Ausilio vola a Tirana

Notte di esami per il vice Calhanoglu e per il centrocampista del West Ham. Il ds dei nerazzurri in tribuna per il match tra Albania e Repubblica Ceca
Asllani e Soucek osservati speciali dell'Inter: Ausilio vola a Tirana© /Agenzia Aldo Liverani Sas

MILANO - Metti una sera all’Arena Kombëtare, ribattezzata per ragioni di sponsor Air Albania Stadium: temperatura gradevole - ancora quasi estiva - e due giocatori che varrebbero a prescindere il viaggio: Kristjan Asllani e Tomas Soucek. Piero Ausilio, che a Tirana è di stanza da inizio settimana perché ospite della Federcalcio albanese, ha deciso di rimanerci, proprio per gustarsi dal vivo il march tra Albania e Repubblica Ceca, anziché spedire sul posto uno dei tanti osservatori interisti sparpagliati in questi giorni per l’Europa.

Le lezioni di Calhanoglu

Scelta di campo, quella del direttore sportivo dell’Inter, volta innanzitutto a mostrare ad Asllani quanto il club punti su di lui. Il fatto che Ausilio sia in tribuna è un segnale forte per Kristjan: l’Inter non ha voluto darlo in prestito perché, dopo un anno di apprendistato, tutti si sono definitivamente convinti che il ragazzotto possa svolgere bene il ruolo di vice Calhanoglu. Compito non banale, per l’importanza che ricopre il ruolo. Simone Inzaghi, mettendo Asllani in campo a San Sebastian nell’esordio in Champions con la Real Sociedad, ha dato prova dell’upgrade raggiunto dall’albanese. Il quale finora all’Inter ha giocato altri cinque spezzoni di gara oltre a quello dell’Anoeta. A Tirana probabilmente Asllani resterà in campo per tutti i novanta minuti e anche verificare la sua tenuta fisica (e la concentrazione) alla distanza può essere motivo di interesse per Ausilio. Il quale, ai media locali, ha spiegato come tra i motivi della partenza di Brozovic ci sia stata anche la volontà di aprire le ali a un talento di soli 21 anni che può avere un futuro radioso in nerazzurro. In tal senso il tempo è dalla parte dell’albanese che può farne di strada se saprà far fruttare anche i consigli di Hakan Calhanoglu: «Ha tanta qualità, ma deve avere fame, essere più aggressivo, anche nei duelli. E in questo sta migliorando perché Kristjan è uno che sa ascoltare», ha sottolineato il turco, un professore in materia. Consigli che in allenamento gli ripetono sempre pure Simone Inzaghi e i dirigenti.

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Cercasi un Milinkovic

L’altro “osservato speciale” di Ausilio, ovvero Tomas Soucek, è già un cattedratico del centrocampo. L’Inter è in cerca di un centrocampista che dia più fisicità al reparto dopo la partenza di Roberto Gagliardini e Soucek - che è alto 1 metro e 92 e che in stagione, sfruttando le sue doti nel gioco aereo, ha già segnato quattro gol con la maglia del West Ham - è un giocatore che piace assai a latitudini nerazzurre. Soucek ha pure il contratto in scadenza, anche se gli Hammers detengono l’opzione di prolungare il contratto per un’altra stagione. L’Inter ha imparato a conoscere il centrocampista dai tempi dello Slavia Praga (nel match di ritorno alla Eden Aréna segnò pure su rigore: era l’edizione di Champions del 2019/20) quando lo voleva la Fiorentina. Le strade del mercato l’avrebbero poi portato in Premier, torneo in cui la sua fisicità si è rivelata un fattore. Non va dimenticato pure come Inzaghi avesse chiesto ai dirigenti di fare un tentativo per Sergej Milinkovic-Savic in sede di pianificazione della campagna acquisti estiva, gli eventi hanno fatto desistere l’idea sul nascere (il serbo voleva monetizzare al massimo l’ultimo contratto importante della carriera e per questo ha strizzato da subito l’occhio agli arabi), però il ruolo resta scoperto all’Inter. Vero è che i centrocampisti sono addirittura sette, uno in più rispetto al dovuto (ma Sensi è rimasto alla base nonostante fosse sul mercato), però - in ottica futura, non certo a gennaio - la lacuna va colmata anche per dare una variabile tattica in più all’allenatore che, ai tempi della Lazio, sfruttava la fisicità di Milinkovic-Savic come arma per scardinare le difese grazie al gioco di sponda. Un ruolo che può interpretare bene pure Souce. Il quale, infatti, non a caso, è tra i nomi nella lista di Ausilio per l’Inter che verrà.

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MILANO - Metti una sera all’Arena Kombëtare, ribattezzata per ragioni di sponsor Air Albania Stadium: temperatura gradevole - ancora quasi estiva - e due giocatori che varrebbero a prescindere il viaggio: Kristjan Asllani e Tomas Soucek. Piero Ausilio, che a Tirana è di stanza da inizio settimana perché ospite della Federcalcio albanese, ha deciso di rimanerci, proprio per gustarsi dal vivo il march tra Albania e Repubblica Ceca, anziché spedire sul posto uno dei tanti osservatori interisti sparpagliati in questi giorni per l’Europa.

Le lezioni di Calhanoglu

Scelta di campo, quella del direttore sportivo dell’Inter, volta innanzitutto a mostrare ad Asllani quanto il club punti su di lui. Il fatto che Ausilio sia in tribuna è un segnale forte per Kristjan: l’Inter non ha voluto darlo in prestito perché, dopo un anno di apprendistato, tutti si sono definitivamente convinti che il ragazzotto possa svolgere bene il ruolo di vice Calhanoglu. Compito non banale, per l’importanza che ricopre il ruolo. Simone Inzaghi, mettendo Asllani in campo a San Sebastian nell’esordio in Champions con la Real Sociedad, ha dato prova dell’upgrade raggiunto dall’albanese. Il quale finora all’Inter ha giocato altri cinque spezzoni di gara oltre a quello dell’Anoeta. A Tirana probabilmente Asllani resterà in campo per tutti i novanta minuti e anche verificare la sua tenuta fisica (e la concentrazione) alla distanza può essere motivo di interesse per Ausilio. Il quale, ai media locali, ha spiegato come tra i motivi della partenza di Brozovic ci sia stata anche la volontà di aprire le ali a un talento di soli 21 anni che può avere un futuro radioso in nerazzurro. In tal senso il tempo è dalla parte dell’albanese che può farne di strada se saprà far fruttare anche i consigli di Hakan Calhanoglu: «Ha tanta qualità, ma deve avere fame, essere più aggressivo, anche nei duelli. E in questo sta migliorando perché Kristjan è uno che sa ascoltare», ha sottolineato il turco, un professore in materia. Consigli che in allenamento gli ripetono sempre pure Simone Inzaghi e i dirigenti.

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