Giuntoli, i giorni della Juve. Le mosse, lo staff, l'alternativa

Il direttore sportivo che ha portato lo Scudetto a Napoli è la prima scelta del club bianconero. Presto la decisione
Giuntoli, i giorni della Juve. Le mosse, lo staff, l'alternativa© LAPRESSE

Sono destinate a incrociarsi di nuovo le strade di Juventus e Napoli. Non per impegni sul campo, ché i ragazzi di Spalletti in questa stagione non hanno avuto rivali in Serie A e ai bianconeri di Allegri hanno inflitto una sconfitta pesantissima a gennaio, cucendosi già allora un pezzo di scudetto sulle maglie azzurre. No, qui si parla di futuro e di dirigenza in un mese chiave che dovrà portare il club del presidente Ferrero a prendere una decisione definitiva sulla questione direttore sportivo. Sì, ma in tutto questo il Napoli che c’azzecca, direbbe qualcuno. C’entra eccome, perché il nome che nella lista juventina alla voce ds si piazza più in alto resta sempre lo stesso: Cristiano Giuntoli.

 

Il dirigente di De Laurentiis è ancora adesso il favorito per ricoprire questa carica e tra i principali artefici del terzo tricolore partenopeo della storia. Il tempo dei sondaggi tramite intermediari e del casting è finito, ora si tirano le somme: con lo scudetto in bacheca e la necessità di fare chiarezza sul futuro (si parla di confronto tra il presidente del Napoli e Spalletti) è arrivato anche il momento per Giuntoli di capire i margini di manovra per uscire dal contratto che lo lega agli azzurri per un’altra stagione. Passa dunque da Napoli il piano A bianconero per il ds, ma serve il via libera di De Laurentiis e il lasciapassare non è così automatico. Il presidente azzurro, da quanto trapelato in questi giorni, non si opporrebbe tout court a una partenza del suo dirigente di punta, ma porrebbe almeno qualche paletto: no a buonuscite, no a fuga di cervelli calcistici. Sono i giorni decisivi per accelerare.

Giuntoli, in caso di fumata bianca, intenderebbe portare a Torino con sé un paio di uomini di fiducia. Un profilo corrisponde a quello di Stefano Stefanelli, attualmente ds dell’ambizioso Cesena: in Romagna si stanno già abituando all’idea dell’addio (in pole Fabio Artico) di un professionista che ne ha raccolto l’eredità al Carpi ed è stato al fianco di Giuntoli brevemente ai piedi del Vesuvio. Cosa andrebbe a fare, eventualmente, Stefanelli? Il riferimento della Next Gen, ruolo delicato al momento ricoperto alla Continassa da Giovanni Manna. Più difficile, per il ds azzurro, riuscire a convincere De Laurentiis a lasciare andare uno tra Giuseppe Pompilio e Maurizio Micheli, due figure chiave del Napoli sul mercato (ma il primo è più accessibile in quanto vice del ds e vicinissimo a lui). Tra l’altro andare a prendere i dirigenti sotto contratto ancora per un anno in azzurro sarebbe un’operazione piuttosto costosa.

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E se Giuntoli dovesse saltare, per un motivo o per un altro? Niente paura, l’alternativa in casa Juve è rappresentata da Giovanni Rossi, principale alternativa e ipotesi che sicuramente non dispiacerebbe a Massimiliano Allegri. Al momento sembrano accantonate le altre ipotesi vagliate nelle scorse settimane, da Massara a Berta, in attesa di capire se la pista principale sia davvero percorribile.

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Sono destinate a incrociarsi di nuovo le strade di Juventus e Napoli. Non per impegni sul campo, ché i ragazzi di Spalletti in questa stagione non hanno avuto rivali in Serie A e ai bianconeri di Allegri hanno inflitto una sconfitta pesantissima a gennaio, cucendosi già allora un pezzo di scudetto sulle maglie azzurre. No, qui si parla di futuro e di dirigenza in un mese chiave che dovrà portare il club del presidente Ferrero a prendere una decisione definitiva sulla questione direttore sportivo. Sì, ma in tutto questo il Napoli che c’azzecca, direbbe qualcuno. C’entra eccome, perché il nome che nella lista juventina alla voce ds si piazza più in alto resta sempre lo stesso: Cristiano Giuntoli.

 

Il dirigente di De Laurentiis è ancora adesso il favorito per ricoprire questa carica e tra i principali artefici del terzo tricolore partenopeo della storia. Il tempo dei sondaggi tramite intermediari e del casting è finito, ora si tirano le somme: con lo scudetto in bacheca e la necessità di fare chiarezza sul futuro (si parla di confronto tra il presidente del Napoli e Spalletti) è arrivato anche il momento per Giuntoli di capire i margini di manovra per uscire dal contratto che lo lega agli azzurri per un’altra stagione. Passa dunque da Napoli il piano A bianconero per il ds, ma serve il via libera di De Laurentiis e il lasciapassare non è così automatico. Il presidente azzurro, da quanto trapelato in questi giorni, non si opporrebbe tout court a una partenza del suo dirigente di punta, ma porrebbe almeno qualche paletto: no a buonuscite, no a fuga di cervelli calcistici. Sono i giorni decisivi per accelerare.

Giuntoli, in caso di fumata bianca, intenderebbe portare a Torino con sé un paio di uomini di fiducia. Un profilo corrisponde a quello di Stefano Stefanelli, attualmente ds dell’ambizioso Cesena: in Romagna si stanno già abituando all’idea dell’addio (in pole Fabio Artico) di un professionista che ne ha raccolto l’eredità al Carpi ed è stato al fianco di Giuntoli brevemente ai piedi del Vesuvio. Cosa andrebbe a fare, eventualmente, Stefanelli? Il riferimento della Next Gen, ruolo delicato al momento ricoperto alla Continassa da Giovanni Manna. Più difficile, per il ds azzurro, riuscire a convincere De Laurentiis a lasciare andare uno tra Giuseppe Pompilio e Maurizio Micheli, due figure chiave del Napoli sul mercato (ma il primo è più accessibile in quanto vice del ds e vicinissimo a lui). Tra l’altro andare a prendere i dirigenti sotto contratto ancora per un anno in azzurro sarebbe un’operazione piuttosto costosa.

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