Lukaku e non solo: Juve-Inter, volano schiaffoni tra Giuntoli e Marotta

Il neo dt bianconero si presenta da anti-interista rovinando il piano per il belga. Braccio di ferro per Morata, Holm e Samardzic. E Cuadrado va ai nerazzurri

Domani risponderà alle domande dei giornalisti in occasione della sua presentazione all’Allianz. Nel mentre Cristiano Giuntoli, da quando si è insediato nel ruolo di direttore tecnico, si è peritato di rispondere sul campo a gran parte delle mosse del suo rivale numero in Italia a livello di calciomercato: Beppe Marotta.

Perché ci si rinforza non solo innestando giocatori giudicati funzionali alla propria squadra ma anche impedendo che gli avversari riescano nella stessa mission. Il motivo per cui Marotta sia il suo rivale numero uno lo racconta la storia del derby d’Italia, per cui Juve e Inter sono nemiche per eccellenze. Dunque pronti via e volano subito gli “schiaffoni”.

Lukaku, dall'Inter al flirt con la Juventus

Il primo nel nome di Romelu Lukaku: quando l’Inter è convinto di poter chiudere per il bomber avendo raggiunto l’intesa con il Chelsea, ecco lo strano silenzio da “irraggiungibile” al telefono del belga con sorpresa finale. I dirigenti nerazzurri scoprono che l’agente del calciatore ha flirtato con la Juventus dopo averlo fatto in precedenza col Milan e così decidono di mollare l’attaccante accusato di “alto tradimento”. Questa la narrazione a livello di motivazioni che filtra dalla società milanese. Sta di fatto che Lukaku invece che allenarsi agli ordini di Simone Inzaghi per una nuova stagione da interista, ora suderà nel centro sportivo del club londinese senza far parte del progetto della squadra allenata da Pochettino, che non lo porterà nella prossima tournée negli Stati Uniti. Dunque in attesa di vedere se Lukaku finirà davvero per indossare la maglia bianconera con una scelta che stonerebbe con la filosofia annunciata dalla società, pare assodato che quella nerazzurra non la metterà più (ieri l’Inter ha smesso di seguirlo sui social).

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Juventus, fuori Vlahovic dentro Lukaku

Come si diceva ieri, ora si è aperta una autostrada per Giuntoli e la Juventus nella corsa al belga ma per accendere la macchina bianconera occorre che prima si riesca a vendere Vlahovic, con il Paris Saint Germain in pole position. Ma si sa che i transalpini in questo momento non sono nelle condizioni di regalare questa alternativa di lusso al neo tecnico Luis Enrique, prima devono liberarsi di quattro esuberi di seconda fascia che, essendo griffati Psg, con la loro uscita libererebbero importanti capitali da reinvestire subito nel cartellino del centravanti serbo. Solo quando si potrà definire questa operazione la pista Lukaku cambierebbe status. Al netto del fatto che nel frattempo il potente bomber non abbia trovato l’intesa con altri pretendenti e la storia insegna che il ragazzo è volubile assai.

E infatti Giuntoli si è cautelato portandosi avanti con altre soluzioni: da David del Lilla, a Okafor del Salisburgo a Morata dell’Atletico Madrid, che costerebbe la metà come cartellino e ingaggio rispetto a Lukaku. Ed eccoci così alla seconda mossa utile in doppia versione, diretta e indiretta, con il sondaggio con l’Atletico Madrid e l’entourage del giocatore spagnolo per verificare la fattibilità dell’operazione qualora si manifestasse la necessità di sostituire DV9.

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Inter-Juve, è derby anche sul mercato

Ma gli schiaffoni tra i due big del calciomercato non finiscono qui. Perché Juventus e Inter hanno “scoperto” di avere in comune altri due obiettivi che sono di gradimento, dunque, sia di Allegri, sia di Inzaghi. Si tratta del terzino svedese Holm, di proprietà dello Spezia, corre sulla fascia destra ma sa esprimersi con profitto pure sulla mancina e anche il centrocampista offensivo Samardzic, tedesco con passaporto serbo che ha illuminato numerose azioni offensive dell’Udinese nell’ultima stagione. E ieri sera l’Inter ha chiuso per l’ex juventino Cuadrado per cui la concorrenza su Holm dovrebbe scemare. Si prospetta un’estate bollente a infiammare la rivalità tra Juventus e Inter. Tra Giuntoli e Marotta. In palio al momento un poker di giocatori che non hanno ancora cambiato maglia ma la sfida, come raccontano le notizie degli ultimi giorni, è entrata nel vivo.

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Domani risponderà alle domande dei giornalisti in occasione della sua presentazione all’Allianz. Nel mentre Cristiano Giuntoli, da quando si è insediato nel ruolo di direttore tecnico, si è peritato di rispondere sul campo a gran parte delle mosse del suo rivale numero in Italia a livello di calciomercato: Beppe Marotta.

Perché ci si rinforza non solo innestando giocatori giudicati funzionali alla propria squadra ma anche impedendo che gli avversari riescano nella stessa mission. Il motivo per cui Marotta sia il suo rivale numero uno lo racconta la storia del derby d’Italia, per cui Juve e Inter sono nemiche per eccellenze. Dunque pronti via e volano subito gli “schiaffoni”.

Lukaku, dall'Inter al flirt con la Juventus

Il primo nel nome di Romelu Lukaku: quando l’Inter è convinto di poter chiudere per il bomber avendo raggiunto l’intesa con il Chelsea, ecco lo strano silenzio da “irraggiungibile” al telefono del belga con sorpresa finale. I dirigenti nerazzurri scoprono che l’agente del calciatore ha flirtato con la Juventus dopo averlo fatto in precedenza col Milan e così decidono di mollare l’attaccante accusato di “alto tradimento”. Questa la narrazione a livello di motivazioni che filtra dalla società milanese. Sta di fatto che Lukaku invece che allenarsi agli ordini di Simone Inzaghi per una nuova stagione da interista, ora suderà nel centro sportivo del club londinese senza far parte del progetto della squadra allenata da Pochettino, che non lo porterà nella prossima tournée negli Stati Uniti. Dunque in attesa di vedere se Lukaku finirà davvero per indossare la maglia bianconera con una scelta che stonerebbe con la filosofia annunciata dalla società, pare assodato che quella nerazzurra non la metterà più (ieri l’Inter ha smesso di seguirlo sui social).

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