Pagina 3 | Alex Sandro via, la Juve studia il colpo in prospettiva: è tra i top della B

C’è anche la Juventus sulle tracce di uno dei migliori talenti della Serie B. Gli scout bianconeri ieri hanno seguito di nuovo dal vivo il difensore Alessandro Marcandalli, attualmente in forza alla Reggiana dove, anche grazie agli insegnamenti di un totem del ruolo come Alessandro Nesta, sta esplodendo. La sua crescita non sta passando inosservata e sta attirando numerose attenzioni sul centrale mancino. Un ruolo che la Juve in estate dovrà occupare, sostituendo Alex Sandro, in scadenza il 30 giugno e destinato a dire addio alla Vecchia Signora dopo 9 anni.

Osservatori Juve in azione

Ecco perché alla Continassa hanno iniziato a monitorare vari difensori mancini emergenti da valutare nel corso dei prossimi mesi. Tra questi c’è pure il roccioso classe 2002 in forza alla Reggiana, ma di proprietà del Genoa. Dopo un’ottima annata in C col Pontedera, Marcandalli in estate è salito di categoria, confermandosi elemento interessante e da tenere d’occhio. Tanto che in questi primi mesi della stagione si sono già mossi Milan e Bologna per studiarlo, oltre ai dirimpettai del Sassuolo. Ieri al Mapei Stadium c’era anche un osservatore juventino per la gara tra Reggiana e Sampdoria.

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L’occasione giusta per rivederlo, oltre a controllare il percorso di crescita di Facundo Gonzalez che dopo un avvio complicato si è preso il posto da titolare nella retroguardia blucerchiata. Quella di ieri non è stata sicuramente la miglior prestazione stagionale di Marcandalli, andato in difficoltà nel primo tempo soprattutto in occasione del momentaneo 1-0 siglato da Kasami. Poco male, sulle sue qualità restano pronti a scommettere in tanti. Grandi mezzi atletici (è alto 194 centimetri) abbinati a un’ottima velocità che lo rendono in grado di giostrare, oltre che da centrale, anche come braccetto di sinistra.

Mercato Juve, non finisce qui...

Il Genoa l’estate scorsa gli ha rinnovato il contratto fino al 2026 e a fine stagione dovrà decidere se ascoltare le sirene di mercato o affidare a Marcandalli l’eredità di Dragusin destinato a volare in Premier League. A proposito degli incroci di mercato sull’asse Inghilterra-Italia: il danese Pierre-Emile Hojbjerg non ha cambiato idea e spinge per lasciare il Tottenham a gennaio. Gli Spurs finora hanno fatto resistenza, sparando alto dinanzi alle varie pretendenti, tra le quali Juventus e Atletico Madrid. Il motivo è semplice: seppur con Postecoglou sia partito titolare appena 3 volte in 17 giornate, gli Spurs a gennaio perderanno Bissouma e Sarr per la Coppa d’Africa e per questo non vogliono rinunciare all’ex Southampton.

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Il classe 1995, invece, puntare a giocare di più e continua a guardarsi intorno. Con l’Italia meta estremamente gradita. Tra l’altro a tenere i contatti con la dirigenza della Vecchia Signora c’è un intermediario italiano ben conosciuto dalle parti della Continassa. Quel Fabrizio De Vecchi, che nel 2019 fu tra gli artefici dell’approdo alla Juve dell’attuale capitano bianconero Danilo Luiz dal Manchester City.

Le condizioni per Hojbjerg

Tornando a Hojbjerg: il danese sta vivendo mesi decisivi per la sua carriera. A fine settembre si è, infatti, separato dallo storico agente Pini Zahavi per affidarsi a un avvocato di sua fiducia. Il segnale di come non fosse contento della gestione del mercato estivo, in cui ambiva a lasciare Londra. Obiettivo da centrare nelle prossime settimane. Ecco perché la Juve resta vigile: se il Tottenham aprisse al prestito con diritto di riscatto, Hojbjerg sarebbe un’opportunità interessante per puntellare la mediana.

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Il classe 1995, invece, puntare a giocare di più e continua a guardarsi intorno. Con l’Italia meta estremamente gradita. Tra l’altro a tenere i contatti con la dirigenza della Vecchia Signora c’è un intermediario italiano ben conosciuto dalle parti della Continassa. Quel Fabrizio De Vecchi, che nel 2019 fu tra gli artefici dell’approdo alla Juve dell’attuale capitano bianconero Danilo Luiz dal Manchester City.

Le condizioni per Hojbjerg

Tornando a Hojbjerg: il danese sta vivendo mesi decisivi per la sua carriera. A fine settembre si è, infatti, separato dallo storico agente Pini Zahavi per affidarsi a un avvocato di sua fiducia. Il segnale di come non fosse contento della gestione del mercato estivo, in cui ambiva a lasciare Londra. Obiettivo da centrare nelle prossime settimane. Ecco perché la Juve resta vigile: se il Tottenham aprisse al prestito con diritto di riscatto, Hojbjerg sarebbe un’opportunità interessante per puntellare la mediana.

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