Diomande, occhi Juve sul nuovo Bremer: Golden Boy e Coppa d'Africa

Il gigante della Costa D'Avorio che gioca nello Sporting è osservato dagli 007 bianconeri
Diomande, occhi Juve sul nuovo Bremer: Golden Boy e Coppa d'Africa

TORINO - Che alla Juve ci sia ultimamente qualche problema in difesa lo raccontano in maniera inequivocabile i numeri: almeno un gol preso nelle ultime sei partite, addirittura due nelle ultime tre. Serve una registrata per un reparto che sino a questa crisi d’identità è stato il valore aggiunto. Non a caso resta la seconda difesa meno battuta del campionato. Un dato che stona in assoluto anche perché il pacchetto arretrato è storicamente molto curato dal club che negli ultimi anni di mercato ha investito non poco per non perdere affidabilità davanti al portiere. Due nomi su tutti: De Ligt e Bremer per un esborso complessivo di 130 milioni di euro bonus compresi. Sul brasiliano, forse il miglior difensore in assoluto di questo campionato, non a caso si sono mossi più volte gli osservatori del Manchester United e del Tottenham, con i primi particolarmente attivi anche con l’entourage del giocatore.

Juve, chi è Diomande

Normale che la Juventus si guardi intorno per non farsi trovare impreparata qualora si dovesse concretizzare l’interesse degli inglesi. E così gli 007 bianconeri hanno iniziato a guardare in Europa i profili più interessanti sia dal punto di vista tecnico che dell’investimento. In cima alla lista dei difensori più interessanti ecco Ousmane Diomande, colosso ventenne della Costa d’Avorio che gioca titolare in Portogallo con la maglia dello Sporting Lisbona. Si tratta di un gigante, alto 190 centimetri, che ha nella potenza e nello stacco aereo due delle qualità migliori. Sa districarsi sia a destra che a sinistra ma è mancino e infatti, ieri sera, nell’andata di ottavi di Europa League contro l’Atalanta, il tecnico Amorim lo ha utilizzato come braccetto di sinistra a protezione del portiere Israel. Dunque la Vecchia Signora si guarda intorno puntando il proprio radar su questo ragazzo emergente che a suon di prestazioni eccellenti ha visto il valore del proprio cartellino schizzare sino a sfiorare i 40 milioni.

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Diomande, idea scambio con Kaio Jorge

Certo, un prezzo elevato ma comunque alla portata della Juventus sia qualora dovesse sostituire Bremer (dalla Premier arriverebbero per il brasiliano almeno 70 milioni) che affiancarlo. E la spiegazione porta a un altro brasiliano, di proprietà Juventus e ora in prestito al Frosinone. Stiamo parlando dell’attaccante Kaio Jorge che ha estimatori proprio nello Sporting. La punta potrebbe quindi essere inserita nella trattativa andando a mitigare in maniera significativa l’esborso per le casse bianconere. Diomande è cresciuto nelle giovanili dell’Abobo, club della Costa d’Avorio, quindi nel 2020 si trasferisce in Europa, dai danesi del Midtjylland. Nel 2022 viene ceduto in prestito annuale ai portoghesi del Mafra, in Segunda Liga, dove si mette in mostra e convince gli osservatori dello Sporting Lisbona: così la società biancoverde lo acquista a titolo definitivo il 31 gennaio 2023. Nello stesso anno firma l’esordio in Nazionale e a dicembre viene convocato dal ct Jean-Louis Gasset per la Coppa d’Africa in Costa d’Avorio che alzerà insieme ai compagni.

Diomande, l'ascesa e il Golden Boy

Che la sua ascesa sia esponenziale lo testimonia anche il fatto che nell’ultima edizione del Golden Boy, il premio che Tuttosport assegna al miglior giocatore Under 21 che milita in Europa, Diamonde abbia chiuso nella lista dei finalisti top 20, precisamente al 17° posto. L’ultimo marcatore arrivato alla Continassa è il portoghese Djaló, preso nel mercato di gennaio, in realtà per la prossima stagione in quanto reduce da una operazione al crociato la cui convalescenza è praticamente ultimata. Dunque la Juventus in Europa ha puntato i fari su Diomande dopo averlo già fatto con Lloyd Kelly, inglese che gioca nel Bournemouth e ha il vantaggio di poter essere utilizzato non solo come marcatore ma anche come terzino. Per quanto riguarda invece la nostra Serie A, l’uomo che intriga di più la Juventus è al momento Calafiori del Bologna. Sul ragazzo dovrà però fare attenzione alla concorrenza di un’altra big visto che il rossoblù è stato inserito nella lista dei papabili anche da parte del Milan.

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TORINO - Che alla Juve ci sia ultimamente qualche problema in difesa lo raccontano in maniera inequivocabile i numeri: almeno un gol preso nelle ultime sei partite, addirittura due nelle ultime tre. Serve una registrata per un reparto che sino a questa crisi d’identità è stato il valore aggiunto. Non a caso resta la seconda difesa meno battuta del campionato. Un dato che stona in assoluto anche perché il pacchetto arretrato è storicamente molto curato dal club che negli ultimi anni di mercato ha investito non poco per non perdere affidabilità davanti al portiere. Due nomi su tutti: De Ligt e Bremer per un esborso complessivo di 130 milioni di euro bonus compresi. Sul brasiliano, forse il miglior difensore in assoluto di questo campionato, non a caso si sono mossi più volte gli osservatori del Manchester United e del Tottenham, con i primi particolarmente attivi anche con l’entourage del giocatore.

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Normale che la Juventus si guardi intorno per non farsi trovare impreparata qualora si dovesse concretizzare l’interesse degli inglesi. E così gli 007 bianconeri hanno iniziato a guardare in Europa i profili più interessanti sia dal punto di vista tecnico che dell’investimento. In cima alla lista dei difensori più interessanti ecco Ousmane Diomande, colosso ventenne della Costa d’Avorio che gioca titolare in Portogallo con la maglia dello Sporting Lisbona. Si tratta di un gigante, alto 190 centimetri, che ha nella potenza e nello stacco aereo due delle qualità migliori. Sa districarsi sia a destra che a sinistra ma è mancino e infatti, ieri sera, nell’andata di ottavi di Europa League contro l’Atalanta, il tecnico Amorim lo ha utilizzato come braccetto di sinistra a protezione del portiere Israel. Dunque la Vecchia Signora si guarda intorno puntando il proprio radar su questo ragazzo emergente che a suon di prestazioni eccellenti ha visto il valore del proprio cartellino schizzare sino a sfiorare i 40 milioni.

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