Milinkovic-Savic in crisi? Toro si guarda già attorno: cosa sta succedendo

Le tre uscite a vuoto nel derby fanno riflettere. Se il serbo non darà sicurezza, a gennaio Vagnati cercherà di prendere un portiere esperto. Sulla questione c’è stato un sereno confronto tra lo staff tecnico e i dirigenti
Milinkovic-Savic in crisi? Toro si guarda già attorno: cosa sta succedendo© Manuela Viganti/Agenzia Aldo Liverani sas

TORINO - Tre uscite a vuoto di Vanja nel derby, una dietro l’altra in pochi minuti, che hanno permesso alla Juve di vincere il derby col minimo sforzo (due gol) e gettare il Torino nello sconforto. Incertezze che continuano a verificarsi, meno del passato ma comunque sempre in agguato. La verità è che Milinkovic-Savic non dà quella sicurezza che un portiere deve portare, da un momento all’altro ti combina il guaio, magari quando meno te lo aspetti. Segno evidente che non sta migliorando. Dà timidi segnali di efficienza per poi cadere, vedi il derby, in errori plateali che cominciano a preoccupare e a porre delle domande. Ivan Juric ha sempre difeso il giocatore per il fatto che sa giocare con i piedi e spesso i suoi lanci si trasformano in azioni pericolose.

Juric, sacrificato Berisha per Milinkovic-Savic

Per lui ha “sacrificato” e scaricato Berisha. Ricordiamo che l’albanese non veniva schierato titolare neppure nelle amichevoli e stava in panchina anche in Coppa Italia, competizione che solitamente gli allenatori usano per fare giocare i dodicesimi. Questo fatto - lo ricordiamo - ha portato Berisha ad avere un duro confronto con il tecnico e alla fine è stato messo fuori rosa. Adesso ad Empoli sta facendo bene, così come con la nazionale albanese. Questo per spiegare quanta fiducia abbia l’allenatore su Vanja: sarà un caso ma dietro di lui ha messo due giovani (Gemello e Popa) che assieme hanno una sola presenza in Serie A. Chiaro che senza concorrenza Vanja è sempre sicuro del posto. Se a fine stagione Juric non dovesse più essere l’allenatore del Toro, il serbo non avrebbe più la “copertura” che ha avuto e che continua ad avere. Questo è poco ma sicuro. Indipendentemente dal futuro le perplessità sul suo conto cominciano ad affiorare anche per il presente.

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Il confronto dopo il derby contro la Juve

Dopo il derby c’è stato un confronto tra lo staff tecnico e dirigenziale per comprendere meglio la situazione e capire se per gennaio c’è la necessità di intervenire in questo delicato settore. Davide Vagnati - per la cronaca - si sta guardando attorno e aspetta di vedere le prossime partite di Milinkovic-Savic prima di prendere la decisione definitiva. C’è ancora tempo per non sbagliare mossa. Detto questo, i granata hanno bisogno che Vanja cresca sotto tutti i punti di vista, soprattutto nelle uscite visto che su calci piazzati la squadra spesso subisce gol. E non da adesso.

Vanja, l'esame contro l'Inter

La prossima partita, quindi il prossimo esame per Vanja, sarà addirittura contro l’Inter, sabato sera al grande Torino. I nerazzurri presentano attaccanti dal gol facile ma anche centrocampisti ed esterni vanno spesso a bersaglio. Ci sarà, poi, da fare attenzione pure ai traversoni spesso velenosi di Dimarco e Bastoni. Una partita difficile, forse la peggiore che potesse capitare in questo momento ad un Toro ancora alla ricerca della propria identità, con i soliti problemi,insoluti che si porta dietro da anni. La società, dopo l’importante mercato fatto in estate con la conferma di tutti i big, si aspettava qualcosa in più che una classifica al momento “mortificante”. L’aspetto positivo è che c’è tempo per recuperare ma c’è bisogno di qualcosa di nuovo sotto l’aspetto tattico.

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TORINO - Tre uscite a vuoto di Vanja nel derby, una dietro l’altra in pochi minuti, che hanno permesso alla Juve di vincere il derby col minimo sforzo (due gol) e gettare il Torino nello sconforto. Incertezze che continuano a verificarsi, meno del passato ma comunque sempre in agguato. La verità è che Milinkovic-Savic non dà quella sicurezza che un portiere deve portare, da un momento all’altro ti combina il guaio, magari quando meno te lo aspetti. Segno evidente che non sta migliorando. Dà timidi segnali di efficienza per poi cadere, vedi il derby, in errori plateali che cominciano a preoccupare e a porre delle domande. Ivan Juric ha sempre difeso il giocatore per il fatto che sa giocare con i piedi e spesso i suoi lanci si trasformano in azioni pericolose.

Juric, sacrificato Berisha per Milinkovic-Savic

Per lui ha “sacrificato” e scaricato Berisha. Ricordiamo che l’albanese non veniva schierato titolare neppure nelle amichevoli e stava in panchina anche in Coppa Italia, competizione che solitamente gli allenatori usano per fare giocare i dodicesimi. Questo fatto - lo ricordiamo - ha portato Berisha ad avere un duro confronto con il tecnico e alla fine è stato messo fuori rosa. Adesso ad Empoli sta facendo bene, così come con la nazionale albanese. Questo per spiegare quanta fiducia abbia l’allenatore su Vanja: sarà un caso ma dietro di lui ha messo due giovani (Gemello e Popa) che assieme hanno una sola presenza in Serie A. Chiaro che senza concorrenza Vanja è sempre sicuro del posto. Se a fine stagione Juric non dovesse più essere l’allenatore del Toro, il serbo non avrebbe più la “copertura” che ha avuto e che continua ad avere. Questo è poco ma sicuro. Indipendentemente dal futuro le perplessità sul suo conto cominciano ad affiorare anche per il presente.

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