Spalletti, deciso il rigorista Italia: “Mi ha fatto un’impressione incredibile”

Il ct della Nazionale ha presentato in conferenza stampa la gara contro la Macedonia del Nord di scena venerdì sera all'Olimpico di Roma

Luciano Spalletti ha presentato nella conferenza stampa dello stadio Olimpico di Roma, la gara di domani sera contro la Macedonia del Nord, valida per le qualificazioni a Euro24. Il ct azzurro ha dichiarato: Bisogna riempire bene il tempo, stare attenti e non eccedere con le cose che gli diciamo. Quando facciamo le riunioni e poi gli allenamenti doppi, insomma, siamo attenti a tutti i dettagli. Abbiamo perso Bastoni, ma la voglia di esserci gli fa superare anche qualche problemino. Ragioniamo in maniera corretta e ci alleniamo in maniera seria”. Poi ha aggiunto: "Anche io devo imparare cosa vuol dire avere addosso questa maglia, che ti dà tanta responsabilità. Ho modificato alcune cose".

Spalletti sulla Macedonia

Sugli avversari da affrontare domani sera all'Olimpico, Spalletti ha affermato: “Quanto è cambiata l'Italia dall'ultima partita contro la Macedonia? E' un lavoro quotidiano, ne abbiamo parlato. La Federazione ci ha dato la possibilità di unire di più i punti in cui ci lasciamo e ci ritroviamo con tecnologie nuove quindi è più facile creare l'unione del gruppo che aiuterà la squadra a giocare meglio. Domani sera conta solo quel risultato però. Si possono fare duemila discorsi ma poi bisogna andare a vincere questa partita e fare anche una buona prestazione. Perché spesso il risultato è figlio della prestazione".

Spalletti su Roma

Sull'apporto che darà lo stadio Olimpico e Roma città domani sera, Spalletti ha dichiarato: "Per me sarà bellissima qualsiasi atmosfera troverò in questo stadio qui. Rivedere l'Olimpico pieno con 54mila persone è una cosa che tocca solo a quelli fortunati come noi. E' come quando entro in qualsiasi stadio e vedo una curva piena, come quando vedo un tramonto bellissimo o un quadro".

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Pace fatta con Totti

Sulla pace fatta nel pomeriggio con Francesco Totti all'Ospedale Bambin Gesù, Spalletti ha dichiarato: "Al Bambin Gesù è stato creato questo momento di vita davvero toccante. C'ero già stato con Francesco e sono stato felice di essere tornato a salutare i bambini. C'è bisogno di amore e di amicizia vera. Per questo è stato ancora più bello fare quell'abbraccio in quella situazione. E' stato un capitolo entusiasmante della mia storia da allenatore. L'ho visto fare giocate e lo devo ringraziare per le giocate incredibili che mi ha fatto vedere. Per questo non ho mai smesso di abbracciarlo".

Spalletti su Jorginho

In caso venisse assegnato un calcio di rigore, Spalletti ha già deciso chi lo dovrebbe tirare: “Ne abbiamo tre bravissimi. Mi aspetterei per la personalità che ha che Jorginho si vada a prendere la palla. Me lo aspetto per la qualità di uomo, di specialista, sono sicuro che non si tirerà indietro. L’ho conosciuto personalmente solo in questi giorni qui e mi ha fatto un'impressione incredibile. Dal punto di vista del far muovere tutta la squadra, farmi vedere quale sia la sua volontà di stare dentro questo gruppo, in queste partite. Lui è sempre stato presente, anche se non l’avevo convocato”.

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Come si affronta la Macedonia

Su come affrontare gli avversari di domani sera, Spalletti ha detto: “La Macedonia è squadra di tutto rispetto. Non bisogna essere rigidi, ma elastici, nel calcio. Lo facciamo spesso. Elmas sa fare tutte e due le cose, può trovare verticalizzazioni nel gioco stretto. Ma dobbiamo avere sempre equilibrio. Se riusciamo a fare un allenamento dove il calciatore ha più piacere a svilupparlo viene anche meglio. Ma abbiamo fatto cose umane. Il gesto tecnico fa vedere quello che siamo, il contrasto e il duello vinto fa vedere dove vogliamo arrivare”.

"Olimpico pieno? Bellissimo"

Sul ritorno allo stadio di Roma, Spalletti ha ammesso: "Per me vedere l’Olimpico pieno è come vedere l’arcobaleno. È una roba bellissima, per tutti i momenti emozionanti che ho passato su quella panchina. Dove abbiamo prodotto un calcio che trascinava il pubblico a nuovi slogan, poi abbiamo fatto risultati importantissimi. Poi come titoli non ne abbiamo vinti molti, ma il livello di calcio è un titolo di cui puoi godere sempre. Perché i bambini quando li incontri dall’altra parte del mondo, io ero con la tuta dello Zenit i bambini mi dicevano “Spalletti-Roma”. Quel calcio aveva provocato un messaggio indelebile nei bambini che amano e sono il nostro futuro. Quella può essere un’altra vittoria, quando anche dall’altra parte del mondo riconoscono la bellezza”.

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Luciano Spalletti ha presentato nella conferenza stampa dello stadio Olimpico di Roma, la gara di domani sera contro la Macedonia del Nord, valida per le qualificazioni a Euro24. Il ct azzurro ha dichiarato: Bisogna riempire bene il tempo, stare attenti e non eccedere con le cose che gli diciamo. Quando facciamo le riunioni e poi gli allenamenti doppi, insomma, siamo attenti a tutti i dettagli. Abbiamo perso Bastoni, ma la voglia di esserci gli fa superare anche qualche problemino. Ragioniamo in maniera corretta e ci alleniamo in maniera seria”. Poi ha aggiunto: "Anche io devo imparare cosa vuol dire avere addosso questa maglia, che ti dà tanta responsabilità. Ho modificato alcune cose".

Spalletti sulla Macedonia

Sugli avversari da affrontare domani sera all'Olimpico, Spalletti ha affermato: “Quanto è cambiata l'Italia dall'ultima partita contro la Macedonia? E' un lavoro quotidiano, ne abbiamo parlato. La Federazione ci ha dato la possibilità di unire di più i punti in cui ci lasciamo e ci ritroviamo con tecnologie nuove quindi è più facile creare l'unione del gruppo che aiuterà la squadra a giocare meglio. Domani sera conta solo quel risultato però. Si possono fare duemila discorsi ma poi bisogna andare a vincere questa partita e fare anche una buona prestazione. Perché spesso il risultato è figlio della prestazione".

Spalletti su Roma

Sull'apporto che darà lo stadio Olimpico e Roma città domani sera, Spalletti ha dichiarato: "Per me sarà bellissima qualsiasi atmosfera troverò in questo stadio qui. Rivedere l'Olimpico pieno con 54mila persone è una cosa che tocca solo a quelli fortunati come noi. E' come quando entro in qualsiasi stadio e vedo una curva piena, come quando vedo un tramonto bellissimo o un quadro".

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