C’è un ragazzo di proprietà della Juventus che si sta ritagliando uno spazio sempre più importante in Serie A con la maglia dell’Empoli. È Filippo Ranocchia, che Andreazzoli ha reinventato davanti alla difesa. Un ruolo in cui il centrocampista perugino ha dimostrato di poter eccellere vista la prestazione di domenica scorsa a Napoli, in cui ha oscurato Lobotka. Come l’essersi aggiudicato la 14ª edizione del premio La Clessidra per il miglior giovane italiano: "Ricevere un riconoscimento così prestigioso, basta guardare l’albo d’oro, mi gratifica e spinge a far sempre meglio".
Dopo Firenze avete sbancato pure Napoli: l’Empoli sta diventando un’ammazza-big?
"È stato un successo molto pesante per la classifica. Abbiamo fatto una grande partita. Giocare in certi stadi ci carica…".
La stessa che vi ha dato Andreazzoli: da quando c’è lui avete svoltato e lei ha cambiato ruolo…
"Dal suo arrivo il mister mi ha messo subito davanti alla difesa fin dalla prima gara contro l’Inter. Giocare regista mi piace: sono nel vivo del gioco ed è una posizione che si sposa bene con le mie caratteristiche. Sto lavorando per imparare questo ruolo".
Ha un modello a cui si ispira?
"Mi fa impazzire Toni Kroos. Un campione mediaticamente un po’ sottovaluto, ma che sa far tutto benissimo".
Il suo idolo però era Kakà...
"Anche quest’anno ho preso il 22 in suo onore, ma siamo molto diversi (ride, ndr). Devo migliorare in zona gol".