Milenkovic esclusivo: "Ho parlato con Vlahovic. Per me da Top 5 d'Europa"

Il difensore della Fiorentina rivela: "Ecco cosa mi ha detto Dusan. Io bandiera viola? Sette anni a Firenze, inevitabile"
Milenkovic esclusivo: "Ho parlato con Vlahovic. Per me da Top 5 d'Europa"© Getty Images

Buongiorno Nikola, una nuova stagione sta per cominciare. Come sta e come sta la sua Fiorentina?

«Sto bene grazie, sono molto carico e anche la squadra sta benissimo. Manca ormai poco al debutto in campionato, ci stiamo preparando per questa gara già importante con il Genoa che non è mai facile».

Per la prima volta avete svolto la preparazione al Viola Park.

«Una struttura spettacolare, come sentirsi a casa».

Ha detto Vincenzo Italiano: “Se vogliamo crescere dobbiamo alzare tutti l’asticella”. Pronti a raccogliere questa sfida?

«Aver perso due finali ha portato tanta delusione ma pure tanta rabbia che dobbiamo tirare fuori in questa nuova stagione. Ha ragione il mister, solo così possiamo migliorare».

È una Fiorentina che può lottare per l'Europa League in attesa di provare a realizzare in futuro il sogno Champions?

«Faremo di tutto per arrivare più in alto possibile. La società ha fatto uno sforzo importante con grossi investimenti, ha portato giocatori che hanno alzato la qualità della squadra e possono aiutarla molto. Mi aspetto tanto da loro. E proprio perché quest'anno c'è più qualità dobbiamo pretendere di fare meglio della passata stagione anche se non sarà facile».

Per il terzo anno sulla panchina c'è Italiano. Come lo ha ritrovato? E ha mai temuto un suo addio?

«Quando un allenatore lavora bene e fa risultati importanti finisce sempre al centro di tante voci, è così anche per i giocatori forti. Ma non ho mai avuto paura che se ne andasse perché ha un contratto e perché come tutti noi ha tanta fame. L'ho rivisto ancor più carico e ambizioso, ha una voglia incredibile di fare bene e sa come trasmetterla insieme a un gioco che da subito è stato offensivo, moderno, europeo».

Più rimpianti per la finale di Coppa Italia persa con l'Inter o quella di Conference persa con il West Ham?

«Entrambe fanno troppo male, anche se a conti fatti forse pesa di più quella col West Ham perché era l'ultima chance per vincere una coppa. Dispiace dopo un cammino che in Europa era stato straordinario».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Superando per la seconda volta di fila i play-off di Conference il 24 e 31 agosto potrete cercare la rivincita. Avete sempre creduto a questa nuova possibilità al netto dell'8° posto in campionato e della squalifica della Juventus?

«Abbiamo creduto sempre nel nostro lavoro, volevamo finire con una buona classifica e farci trovare pronti. Il merito è tutto nostro. Alla Conference teniamo molto, può dare tante soddisfazioni».

A gennaio sarete impegnati anche in Supercoppa con Napoli, Lazio e Inter.

«Bello far parte delle migliori d’Italia, faremo di tutto per arrivare in finale e provare a vincerla».

A non ancora 26 anni lei è il veterano del gruppo, è alla settima stagione in viola e un anno fa prolungava il contratto fino al 2027. Mai pentito o avuto tentazioni?

«Mai. Club, città, squadra, tifosi sono la mia seconda casa, sono cresciuto con questa maglia e lavoro ogni giorno per essere sempre più forte, con fame e ambizione».

Si sente una bandiera in un calcio dove ormai non ne esistono più?

«Inevitabile sia così dopo 7 anni alla Fiorentina. E' una cosa molto bella (sorride). Firenze mi ha trasmesso tanto amore, mi sento amato e io amo questa città, questo club, questa squadra dove c'è una grande forza di gruppo e ci aiutiamo sempre l'uno con l'altro».

Una squadra che ha un nuovo numero 10, Nico Gonzalez.

«Sono sicuro che Nico saprà onorare questa maglia molto importante. Voglio però salutare Castrovilli, è un bravo ragazzo e un ottimo giocatore, lo aspettiamo a braccia aperte».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lei è un punto fermo di una difesa che è cambiata molto dopo essere finita spesso sotto accusa: le ha dato fastidio?

«Accetto le critiche, io per primo sono autocritico, so quando sbaglio e quando lo fa il mio reparto, ma ciò non vuol dire che non proviamo sempre a fare il massimo. Il nostro modo di giocare è un po’ rischioso però porta tanti benefici, stando molto nella metà campo avversaria dovremo cercare di essere più concentrati e gestire meglio i risultati».

La colonia di giocatori serbi continua ad essere numerosa in Serie A anche se Milinkovic-Savic è volato in Arabia e Vlahovic è periodicamente al centro di rumor di mercato.

«Non so cosa farà Dusan, l'ho sentito per sapere come stava per alcuni piccoli problemi e mi ha detto che era a posto. Di altre cose non abbiamo parlato. Non so cosa farà, spetta a lui decidere, io so che può entrare fra i top 5 in Europa. Quanto a Sergej è un giocatore fortissimo e poteva scegliere di andare ovunque. Ha scelto l'Arabia, ognuno è libero e io non giudico».

Che campionato prevede?

«Non azzecco mai i pronostici quindi non mi pronuncio ma per lo scudetto lotteranno le solite. Tutte si sono rafforzate, non sarà facile per nessuna, pure noi ci siamo rafforzati».

Tenendo conto degli acquisti e delle ambizioni di Torino, Sassuolo, Monza, Bologna è cresciuta anche la concorrenza per l'Europa?

«Non c'è dubbio, per questo dobbiamo alzare l'asticella».

A cominciare da domani contro Retegui e compagni.

«Lui è tra i pericoli maggiori ma tutto il Genoa gioca bene, lo abbiamo studiato al video. Come sempre a Marassi sono battaglie, il clima sarà infuocato ma noi vogliamo cominciare subito bene».

Firmerebbe per ripetere una stagione come quella passata, in lotta fino in fondo su tutti i fronti?

«No. Io stavolta voglio vincere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Buongiorno Nikola, una nuova stagione sta per cominciare. Come sta e come sta la sua Fiorentina?

«Sto bene grazie, sono molto carico e anche la squadra sta benissimo. Manca ormai poco al debutto in campionato, ci stiamo preparando per questa gara già importante con il Genoa che non è mai facile».

Per la prima volta avete svolto la preparazione al Viola Park.

«Una struttura spettacolare, come sentirsi a casa».

Ha detto Vincenzo Italiano: “Se vogliamo crescere dobbiamo alzare tutti l’asticella”. Pronti a raccogliere questa sfida?

«Aver perso due finali ha portato tanta delusione ma pure tanta rabbia che dobbiamo tirare fuori in questa nuova stagione. Ha ragione il mister, solo così possiamo migliorare».

È una Fiorentina che può lottare per l'Europa League in attesa di provare a realizzare in futuro il sogno Champions?

«Faremo di tutto per arrivare più in alto possibile. La società ha fatto uno sforzo importante con grossi investimenti, ha portato giocatori che hanno alzato la qualità della squadra e possono aiutarla molto. Mi aspetto tanto da loro. E proprio perché quest'anno c'è più qualità dobbiamo pretendere di fare meglio della passata stagione anche se non sarà facile».

Per il terzo anno sulla panchina c'è Italiano. Come lo ha ritrovato? E ha mai temuto un suo addio?

«Quando un allenatore lavora bene e fa risultati importanti finisce sempre al centro di tante voci, è così anche per i giocatori forti. Ma non ho mai avuto paura che se ne andasse perché ha un contratto e perché come tutti noi ha tanta fame. L'ho rivisto ancor più carico e ambizioso, ha una voglia incredibile di fare bene e sa come trasmetterla insieme a un gioco che da subito è stato offensivo, moderno, europeo».

Più rimpianti per la finale di Coppa Italia persa con l'Inter o quella di Conference persa con il West Ham?

«Entrambe fanno troppo male, anche se a conti fatti forse pesa di più quella col West Ham perché era l'ultima chance per vincere una coppa. Dispiace dopo un cammino che in Europa era stato straordinario».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Milenkovic esclusivo: "Ho parlato con Vlahovic. Per me da Top 5 d'Europa"
2
Pagina 2
3
Pagina 3