Soulé, messaggio ad Allegri: “Lì mi sento più libero. Inter? Non vedo l’ora”

In attesa del ritorno alla Juventus, il talento argentino del Frosinone incanta in Serie A: “Il club bianconero mi ha aiutato molto”

Tra le sorprese in positivo di questo avvio di stagione c'è sicuramente il Frosinone di Eusebio Di Francesco, trascinato a metà classifica (11° posto con 15 punti in 11 giornate) dall'estro creativo di Matias Soulé. L'argentino classe 2003 è già a quota cinque reti e un assist (eguagliato lo score del primo anno alla Juventus Next Gen, ottenuto però dopo 35 presenze) e sta mostrando tutto il proprio immenso repertorio: due reti di testa (contro Fiorentina e Verona) un calcio di rigore (a Bologna), e la doppietta al Cagliari di destro e sinistro. Quattro sigilli a ottobre che gli hanno permesso di piazzarsi davanti a Zirkzee, Thuram e Bremer venendo così votato dai colleghi per il premio di miglior calciatore della Serie A di ottobre. L'ex Juve, però, è tanto altro ancora: 62 dribbling riusciti finora, il migliore in Serie A, nove in più del secondo Kvaratskhelia (Napoli). Nonostante l'avvio super con i ciociari, però, Soulé, che ha scelto l'Argentina all'Italia, non è stato convocato dal Ct della Seleccion Lionel Scaloni per gli impegni di qualificazione ai prossimi Mondiali contro Uruguay (17 novembre) e Brasile (22 novembre).  

Soulé e l'esperienza nella Juve U23

A margine del premio ha rilasciato un'intervista: "Sono venuto qui a Frosinone per dimostrare quello che so fare. Nella videochiamata fatta con il mister e con il direttore prima di arrivare abbiamo parlato subito di quello che volevano da me, di quello che so fare, di come mi piace giocare, del ruolo che posso ricoprire, di come vengo dentro al campo per giocare. Che poi è quello che faccio oggi al Frosinone. Quindi sì, ho pensato subito di dover fare bene. Non come un obbligo, ma con l’idea di venire qui a dimostrare quello che magari non ho potuto fare con continuità con la Juventus. Di Francesco mi ha dato tanta libertà. Mi chiede di stare aperto, ma soprattutto di non dare riferimenti, di cercare la palla. Stare nella Juventus U23 mi è servito molto a livello fisico, per capire il gioco, provare. Eravamo tutti giovani lì, senza esperienza, ma avevamo la possibilità di giocare, di provare. Quell’esperienza mi ha aiutato molto, non è come la Serie A, certo, ma devi lottare su ogni pallone, non è facile. È stato utile".

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Soulé sulla posizione preferita in campo

Sulla posizione in campo rivela: "Nel 4-2-3-1 io mi trovo bene in tutti e tre i ruoli. Per il mio profilo giocare a destra è più naturale perché da lì posso ricevere e poi ho tutto il campo col sinistro per andare avanti entrando dentro al campo. Mi piace più stare a destra, mi sento più libero di poter fare quello che so fare da lì". Tanto sacrificio anche in fase di copertura: "Il mister me lo chiede, ma io lo faccio già automaticamente, non penso a risparmiarmi, che spendo troppa energia se mi abbasso troppo. É qualcosa che ho imparato qui in Italia, onestamente in Argentina non lo facevo tanto, ma alla Juventus me l’hanno insegnato molto bene. È da lì che ce l’ho automatico, torno con la squadra". Sull'uso straordinario della suola ammette: "La usavo quando stavo in Argentina, fin da piccolo quando giocavo sia a calcetto, che lì si chiama Baby Futbol e si gioca in quattro più il portiere, che a undici. Mi piaceva giocare a calcetto e lì c’è una palla più piccola e usi la suola sempre, da quel momento per me è diventato naturale, mi piace farlo, mi aiuta".

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Soulé carico per la sfida contro l'Inter

I ciociari sono ora attesi alla prova del nove, la sfida del Meazza contro la capolista Inter: "È una partita molto importante per noi, ma siamo tranquilli, sarà una partita molto bella da giocare. Noi proviamo sempre a farlo nella nostra maniera e sarà così anche con l’Inter, quindi non sarà facile per loro perché lasceremo tutto in campo. Sarà bellissimo, non vedo l’ora". Sugli aspetti da migliorare: "Eh ho tanto da migliorare, ho appena iniziato a giocare, devo ancora fare tutto. Devo migliorare sotto porta, per dire, finora in questa stagione ho avuto altre possibilità di fare gol ma ho preso i pali, tipo quello col Verona. Poi devo migliorare fisicamente. Ho appena iniziato a giocare con regolarità, che era quello che volevo, ora mi alleno sempre al 100%, sempre col sorriso, è questo quello che volevo".

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