Inter-Inzaghi: contratto e peso specifico
Dopo una finale di Champions e con uno scudetto praticamente vinto a fine febbraio (l’ha detto ieri Stefano Pioli e non certo per gufare) con una proiezione che oggi porta a 101 punti finali in classifica, il peso specifico dell’allenatore nella trattativa per il prolungamento del contratto sarà molto più rilevante che nel recente passato. Un anno fa il rinnovo fu quasi un atto dovuto per premiare il raggiungimento della finale col City (altrimenti a Inzaghi sarebbe toccato lavorare in scadenza di contratto magari fino a dicembre...) ma stavolta sarà il tecnico a dare le carte.
Il fatto che per indole sia molto diverso da Antonio Conte (paragone che tutti hanno ben presente a latitudini nerazzurre) fa sì che all’orizzonte non si vedano nuvoloni neri. Certo è che - al netto di un adeguamento economico (attualmente Inzaghi prende 5.5 milioni, uno e mezzo in meno rispetto ai 7 di Massimiliano Allegri alla Juve) - risulta difficile pensare che l’allenatore accetti di prolungare soltanto fino al 2026, trovandosi quindi alla fine della prossima stagione ancora in scadenza, per giunta sapendo che tutta la dirigenza è invece legata al club fino al 2027.