TORINO - "Che Juve vedremo? Dei tre rientranti devo vedere chi far giocare, visto che sono rientrati in tanti ho possibilità di farli giocare anche all'interno della partita e questo è importante". Sono le parole di Massimiliano Allegri, alla vigilia della sfida di Champions League contro il Maccabi Haifa allo Stadium. I bianconeri, dopo le sconfitte nelle prime due giornate contro Psg e Benfica, sono a caccia dei primi punti nel gruppo H: "Abbiamo zero punti dopo due gare, vuol dire dover vincere. Ma non dobbiamo avere fretta o ansia, non dobbiamo strafare come col Bologna. Quando rincorri non è che risolvi i problemi in una partita, non risolvi le rincorse. Per raggiungere la qualificazione in Champions bisogna partire da una vittoria". Su Milik: "Ha un leggero affaticamento, domani verrà in panchina sperando di non doverlo usare".

Le parole di Szczesny in conferenza
In conferenza con il tecnico anche Szczesny: "Dovremo avere un atteggiamento simile a quello col Bologna. Tranquilli, consapevoli della situazione, della difficoltà della situazione in Champions. Il doppio confronto col Maccabi vuole 6 punti per arrivare allo scontro diretto col Benfica con la possibilità di passare il turno". Su Perin: "Sento l'amicizia. E' un amico, non mi sorprendono le sue prestazioni, è sempre pronto a darci una mano da grande portiere. Scorsa stagione? Ci sono tanti aspetti che hanno condizionato quest'inizio, la mancanza di tanti giocatori non ha aiutato ma dovevamo fare meglio. Sono tornati un paio di giocatori, altri stanno rientrando, ci stanno dando una mano. Alza il livello di autostima nella squadra ma anche nelle condizioni difficili dovevamo fare meglio. Ora c'è un mese e mezzo importante, dobbiamo portare tanti risultati a casa". Sulla possibile rimonta in campionato e in Europa: "Sì, credo che questo gruppo abbia tutte le qualità e l'esperienza per affrontare questa sfida con grande entusiasmo. Siamo pronti, nonostante l'inizio difficile, a fare una buonissima stagione. Ora è il mister il nostro psicologo, ci carica tanto. Nel futuro credo che sarà una cosa molto importante. Crisi? Io preferisco vedere sempre le cose dal campo ma, come ho detto prima, ci sono tanti aspetti che ci hanno condizionato. Dovevamo fare meglio, ho passato questo mese non benissimo. Mi sentivo inutile, ho visto la squadra in difficoltà e non potevo aiutarla. Non è stato semplice ma sono tornato con grande entusiasmo".
