La Juve, invece?
«La Juve invece stava naufragando perché non aveva uno spartito e non aveva le idee chiare. E questo lo imputo al mio amico Max. Io sono onesto: a chi tocca non si ingrugna… Fino a 4 settimane fa Allegri non ha avuto il coraggio di lanciare i giovani prima. Chiedo: possibile che un mese fa fossero meno forti? E poi, una critica simpatica: se dopo una partita vinta, contro l’Inter, dici che “d’ora in poi chi rientra dovrà correre, perché i giovani stanno facendo bene”, allora vuol dire che prima non correvano bene. Ecco perché penso che un atto di coraggio andava fatto prima. Però, il tempo s’è perso e le cose non si vedevano. Adesso, invece, bravo anche Allegri».
Lei ha bacchettato Allegri anche per il suo modo di comunicare, ultimamente.
«Si era messo nelle condizioni di fare muro, con quella cantilena infinita della tecnica, delle qualità, e vai all’indietro, e voi parlate… Era diventato un muro stucchevole ma che non risolve nulla. Lui voleva forse dare un messaggio, ma era un modo un po’ altezzoso. Poi, per carità, io magari avrei fatto pure peggio e non sarei stato così pacato… Poi la svolta: un giorno ha detto “giustamente ci hanno massacrato”. Ecco, quel giustamente ha cambiato tutto. Lui si è messo in discussione e ora è tutta un’altra storia. Sono a cinque vittorie di fila, questo conterà pur qualcosa…».