Un grande obiettivo della Juve, da tempo, è Milinkovic Savic. Farebbe comodo?
«Milinkovic, soprattutto nel campionato italiano, con la sua tecnica, la sua fisicità, la sua qualità nella giocata libera, la sua altezza può fare la differenza. Vedendo adesso il centrocampo della Juve, sarebbe il Pogba che è mancato finora. La mezzala che, se giochi con il 4-3-3, diventa tre quarti: è questa l’idea di Max, lui vuole uno più libero, vuole Rabiot che dà sostanza e va con la palla al piede e vuole un regista che detta i tempi. Anche se sono convinto che se dovesse prenderlo, Allegri lo farebbe giocare un po’ più avanzato, lo vedrebbe negli ultimi 35 metri: non stazionando lì, però da mezzala. Penso che farebbe comodo. Sta facendo la differenza alla Lazio. Potrebbe farla anche alla Juventus. Potenzialmente…».
Potenzialmente?
«Non si discute il talento assoluto, ma se vai alla Juve dove hai la pressione di vincere il campionato e fai la partita trotterellando, come l’ultima… Qualcuno glielo dice: eh, sergente… Qui non è tacco, suola, punta, perdo due palle. Un po’ quello che era successo a Vlahovic. E’ più facile giocare alla Fiorentina. Poi finisce che ti incaponisci e non sei sereno e perdi lucidità tattica accecato dalla voglia di dare il meglio e distruggere tutto. Fermo restandoche il suo grande talento nessuno lo discute».
Chiudiamo in bellezza con “giraffone”? Come lei ha battezzato Rabiot. Lo ha abbastanza criticato all’inizio, poi però...
«Io l’ho sempre criticato, dicendo che giocava da giraffone moscione perché prendeva le spallatine e cadeva… Essendo alto uno e novanta, dicevo che doveva saltare e vincere tutti i duelli, invece sembrava uno di un metro e venti. Aveva una media di un gol e mezzo a stagione. Ma invece, il giraffone, è diventando “gigantone” in poche settimane. Ho ancora in mente quel suo inserimento palla a terra e boom, palla sotto la traversa. Lui ci deve arrivare con quella qualità, perché se anche non fa gol tutte le partite fa comunque prendere fiducia alla squadra e si abbassano le certezze degli avversari. Contro l’Inter è stato un gigante, ma non solo. E’ cresciuto molto nelle ultime tre settimane. Sono contento della sua trasformazione, deve continuare così».