La manovra stipendi
Sarà la principale accusa intorno alla quale ruoteranno i processi: sia quello sportivo che quello penale. Nel marzo del 2020, la Juventus si era accordata con i suoi giocatori affinché loro rinunciassero a quattro mensilità per fronteggiare l’emergenza Covid tre delle quali, secondo il comunicato, sarebbero state eventualmente risarcite al verificarsi di vari eventi, primo fra tutti la ripresa dell’attività (in quel momento ferma e che riprenderà a fine giugno). Contestualmente la Juventus raggiungeva un accordo, siglato dal presidente Agnelli e dal capitano Chiellini, che garantiva ai giocatori il risarcimento delle tre mensilità. Successivamente aveva siglato accordi personali con scritture private con ognuno dei giocatori (Ronaldo compreso), a ulteriore garanzia. Questi accordi rendevano il risparmio effettivo sul bilancio solo di una mensilità di stipendi, perché gli altri tre - secondo le carte della Procura - erano garantiti, quindi sarebbero stati da segnare come passività. Insomma, nel bilancio 2019-20 la Juventus ha alleviato i conti di oltre 65 milioni di perdite, spalmandole sui due esercizi successivi. Questo avrebbe dato una falsa rappresentazione della situazione della società, il che rappresenta un reato per chi è quotato in Borsa. La Juventus dà un’altra interpretazione alla vicenda, sostenendo di aver agito in buona fede e forte di pareri tecnici importanti e sulla basi di questi si difenderà in aula. A livello sportivo questa vicenda rientra nella casistica della presentazione di falsa documentazione, ma se i conti eventualmente truccati non sono serviti a rientrare nei parametri per iscriversi al campionato successivo, la Juventus non può essere retrocessa, ma ricevere solo una multa ed eventualmente dei punti di penalizzazione. A livello penale il falso in bilancio è un reato complesso che può costare anche la condanna agli amministratori e una forte multa per la società. Molti esperti giudicano questa situazione complessa perché oggetto di diverse interpretazioni, ora viene diffusa quella dell’accusa, in sede di processo si ascolterà anche quella della difesa. E va registrato il fatto che la Juventus sta comunicando in modo veemente le proprie ragioni (cosa che segna una netta differenza rispetto ai fatti di calciopoli cui molti fanno riferimento per paragonare le situazioni).