L’arrivo di Ferrero
Dunque un primo segnale di pace si è già visto e non è partito dalla riva del Po. Ora bisognerà capire come il prossimo presidente Ferrero intenderà leggerlo e declinarlo. Ovvio che qualsiasi mossa sarà prima oggetto di confronto con John Elkann e lo stesso Andrea Agnelli per scegliere la soluzione migliore per il bene primario: la Juventus. Una cosa è certa, i due cugini sono convinti che il sistema calcio così com’è non sia sostenibile per cui la filosofia riformista non verrà meno. Qualora si dovesse decidere di aspettare la sentenza della Corte di Giustizia Europea, attesa per marzo, prima di assumere una posizione precisa, non si possono comunque escludere interlocuzioni informali, ma non per questo meno importanti, tra la Juventus e l’Uefa stessa per cercare di riallacciare rapporti cordiali. Sapere che di fatto il club non rischia sanzioni, come Real Madrid e Barcellona peraltro, per il fatto di aver progettato una competizione alternativa a quelle esistenti, consente ai legali bianconeri perlomeno di chiudere un fronte che poteva essere foriero di altre problematiche.